"Clarice", Rebecca Breeds come Jodie Foster, arriva il sequel tv de "Il silenzio degli Innocenti"

"Clarice", Rebecca Breeds come Jodie Foster, arriva il sequel tv de "Il silenzio degli Innocenti": la nostra Starling a caccia di mostri e in fuga dai suoi demoni

di Stefania Cigarini

“Il silenzio è finito” basta un tweet per annunciare il trailer e la messa in onda - in anteprima su Cbs l’11 febbraio 2021 - di “Clarice” il sequel tv del film culto “Il silenzio degli Innocenti” (1991). Nel ruolo iconico che fu di Jodie Foster, l’aspirante agente Fbi Clarice Starling - ci sarà la giovane attrice australiana Rebecca Breeds, nota per “The Originals” e “Pretty Little Liars”.

La serie ruota intorno a Starling ed è ambientata un anno dopo lo spaventoso colloquio con il serial killer cannibale Hannibal Lecter (Anthony Hopkins nel film), in cerca di aiuto per incastrare un altro terribile maniaco, lo scuoiatore di donne “Buffalo Bill” (Ted Levine nel film, che ricompare nel serial tv con il volto dell’attore Simon Northwood).

Dopo un anno - nella finzione è il 1993 - Clarice è una donna brillante e vulnerabile al tempo stesso, che ancora va a caccia di maniaci e, come sempre, scappa dai suoi fantasmi. Delle vecchie conoscenze del film, con volti nuovi, il serial tv fa riapparire Catherine Martin, figlia della senatrice rapita da Bill (Marnee Carpenter) e l’amica e collega di Starling, Ardelia Mapp (Devyn Tyler). I produttori esecutivi sono Alex Kurtzman, Jenny Lumet, Elizabeth Klaviter, Heather Kadin.

Tra i film che creano addiction/dipendenza, “Il silenzio degli innocenti” merita un posto speciale, non solo per i cinque Oscar guadagnati nel 1991 come miglior film, miglior regia (Jonathan Demme), miglior attrice (Jodie Foster), sceneggiatura (Ted Tally) e miglior attore (Anthony Hopkins ...

per 16 minuti di apparizione totale nel film). Si può citare a memoria l’effetto contundente di una giovane ed inesperta donna, recluta in un (maschilista) mondo FBI, già traumatizzata di suo dall’infanzia (il silenzio degli innocenti è quello degli agnelli prima di venire sgozzati, nella fattoria dello zio che l’ha adottata) ed ora alle prese con un insondabile, bestiale serial killer.

O l’esperienza che tutte prima o poi provano di venire usate (fregate?) da una figura di riferimento molto glamorous: il Jack Crawford che non esita a mandarla allo sbaraglio. O la continua mimèsi della protagonista che ogni volta deve entrare nella testa della prima vittima, dell’ultima ragazza rapita, e di quella ragazza che vorrebbe essere il killer. Fino all’attrazione fatale, e per nulla rassicurante, del bad guy (very bad) Hannibal il cannibale. 

Il film è basato sul

romanzo omonimo di Thomas Harris ed è il secondo dopo “Manhunter - Frammenti di un omicidio” (1986) tratto dai romanzi incentrati sulla figura del serial killer Hannibal Lecter. La pellicola, che ha anche avuto molti seguiti, tra i quali: il film “Hannibal” (2001), il prequel “Red dragon” (2002), la serie tv “Hannibal” (2013-2015) e diverse sporazioni minori: persino un episodio a tema di Masterchef Uk (2017) intitolato “Silenced by the Lambs”, su come cucinare al meglio le costolette di agnello. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Dicembre 2020, 21:03
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