Rai, il cda approva il bilancio. Ma i dirigenti esprimono sconcerto per «l'immobilismo dei vertici aziendali»

Rai, il cda approva il bilancio. Ma i dirigenti esprimono sconcerto per «l'immobilismo dei vertici aziendali»

di Marco Castoro

Il cda della Rai approva il bilancio 2022 ma a Viale Mazzini cresce la tensione per la situazione di immobilismo da parte del vertice aziendale che finisce sotto accusa da parte dei dirigenti. Troppi ritardi rispetto alla consueta e tradizionale tabella di marcia. I palinsesti di autunno (che verranno presentati a giugno ma ancora non si sa chi dovrà farli), le nomine, i nuovi programmi, le conduzioni, i contratti. Ovviamente la complicata situazione dei vertici, ancora priva della chiarezza necessaria per seguire un percorso, ha introdotto tutta l’azienda in un tunnel dal quale non si vede ancora l’uscita. L’ad Fuortes per il momento non si dimette, semmai lascerà l’azienda solo dopo aver di nuovo parlato con la premier Meloni e aver ottenuto un nuovo incarico. Ma lo sblocco della situazione dei sovrintendenti alla Scala e al San Carlo di Napoli non sembra avere tempi brevi. Pertanto diventa necessario trovare una retta via a breve. Non è escluso a riguardo un intervento del governo tramite l'azionista di maggioranza (il Ministero Economia e Finanza). 

IL BILANCIO -  E' stato approvato all’unanimità dal consiglio di amministrazione dopo che l’a.d. Carlo Fuortes ha illustrato ai consiglieri il progetto al 31 dicembre 2022. «Nel 2022 il Gruppo Rai si conferma al primo posto nel mercato televisivo con il 36,7% di share sull’intera giornata e il 37,9% sul prime time, con una chiusura di anno in crescita grazie anche alla programmazione dei Mondiali di Calcio in Qatar – spiega la nota di Viale Mazzini - Rai1 conserva la leadership sia nelle 24 ore (18,2%) sia in prima serata (20,5%) e la Rai svetta nelle classifiche dei programmi per generi, monopolizzando quella per la fiction».  Una crescita che ha visto il digital lievitare vistosamente. Le note liete del 2022 – rese note da Viale Mazzini - sono un incremento, anno su anno, del +40% sul tempo speso e del +22% sulle visualizzazioni, l’incremento del portale di informazione RaiNews.it, il cui traffico è cresciuto del 216% rispetto al 2021, raggiungendo la media mensile di circa 7 milioni di utenti unici.

E ancora i dati di RaiPlay, con una media di utenti unici al mese di quasi 10 milioni. In termini di generi fruiti, la fiction risulta essere quello più seguito con il 46% del totale di visualizzazioni on demand. Ottimi anche i risultati del traffico generato sui social network. La Rai ha infatti raggiunto nel 2022 i 276 milioni di interazioni, con una quota del 19,8% del totale delle interazioni generate. Nel settore della radio la quota di mercato del Gruppo Rai nel 2022 è stata pari al 10,7%.

LE ACCUSE - L’Associazione Dirigenti Rai (Adrai) esprime il proprio sconcerto per l’assordante silenzio dell’attuale vertice che sarebbe deputato alla guida dell’azienda. «Dopo quasi due anni dall’insediamento non ci sono notizie di un piano industriale che dia strumenti per gestire la necessaria evoluzione industriale della Rai, non si vedono all’orizzonte iniziative per evitare il prevedibile dissesto finanziario che deriverebbe da un ritorno al pagamento del canone come bolletta autonoma, i termini per la stesura del nuovo Contratto di Servizio si allungano, l’annosa questione della razionalizzazione delle testate giornalistica non è stata nemmeno affrontata e sul tema delle produzioni date in appalto totale in esterno manca una visione progettuale», si legge in una nota diramata dall’associazione dei dirigenti che si auspica che il senso di responsabilità, verso i lavoratori, l’azienda e i cittadini-utenti, prevalga su piccoli problemi personali. Gli stessi dirigenti esprimono piena solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che aderiranno il prossimo 26 maggio allo sciopero proclamato da tutti i sindacati firmatari del CCNL.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Aprile 2023, 18:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA