Vespa: «Parto con Salvini ma aspetto anche Conte»

Vespa: «Parto con Salvini ma aspetto anche Conte»

di Marco Castoro
Ormai sono 25 stagioni che a una certa ora della sera (in verità sempre più tardi) ascoltiamo la colonna sonora di Via col Vento e il campanello che suona annunciando l'arrivo degli ospiti, introdotti in studio - uno alla volta - dal cerimoniere Bruno Vespa, che li fa accomodare. Se Marzullo ci ha abituato a pensare ai sogni che aiutano a vivere, Vespa di sicuro ci ha insegnato le buone maniere. Non a caso Porta a Porta è considerata la terza camera del Parlamento. E tutti sono lusingati di far parte del salotto di via Teulada. Quest'anno però c'è un'inversione di tendenza. Non si parte con il premier, come da tradizione, ma con l'opposizione. Non certo a causa di un invito non consegnato, tutt'altro.

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«Avevo invitato il presidente del Consiglio Conte il 16 luglio spiega Vespa - ma il 7 agosto ci ha risposto che preferiva non venire. Per prassi istituzionale abbiamo poi rinnovato la nostra proposta al premier ma non abbiamo certo disdetto l'invito a Salvini, per la nostra consueta correttezza che in 24 anni non è mai venuta meno». Quindi la prima puntata di stasera avrà come ospite il leader della Lega Matteo Salvini, seguirà il segretario del Pd Nicola Zingaretti. Giovedì sarà la volta di «un esponente di spicco del Movimento 5 stelle, non Luigi Di Maio che verrà in trasmissione solo dopo la sessione annuale dell'Assemblea generale dell'Onu». Altre novità della trasmissione la presenza bisettimanale di Osho, l'avvicendamento tra i sondaggisti Noto e Piepoli, in regia Sabrina Busiello e la chiacchierata informale al bar con l'ospite. Ma dov'era Vespa durante l'autunno caldo della crisi politica? «Ero lì pronto a mettere su gli Speciali di Porta a Porta. Ma nessuno mi ha mai chiamato».
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Settembre 2019, 09:01
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