A finire nei guai oltre all'inviato di Striscia la notizia e il padre, anche un loro amico e accompagnatore, il 24enne finalese residente ad Albenga, pure lui medicato all'ospedale, e un suo amico, quindi tre albanesi residenti a Toirano. Fondamentale un filmato amatoriale registrato durante la zuffa che ha consentito ai carabinieri di ricostruire l'episodio. Le testimonianze raccolte dai militari confermerebbero che tutti i coinvolti hanno avuto «parte attiva nella colluttazione» scaturita per motivi legati alla velocità ridotta dell'auto a supporto di Brumotti e suo padre.
I tre, albanesi, non sono fuggiti, ma si sono recati nella caserma dei carabinieri di Borghetto accompagnati dal loro avvocato e qui hanno fornito la loro versione dei fatti, che è stata confrontata con quella del gruppo di Brumotti e dell'autore del filmato, sentito come persona informata dei fatti. Anche i tre albanesi sono stati medicati. Dei sette denunciati solo il quarto amico della comitiva che seguiva l'inviato di Striscia non è stato medicato.
Il fatto che gli aggressori fossero di nazionalità straniera ha scatenato forti seazioni sul web, con una valanga di commenti razzisti.
Una deriva che Brumotti si è subito sentito di dover fermare invitando a più riprese i fan su Twitter a non cedere alla xenofobia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Agosto 2015, 16:04