Bianca Guaccero, che diva: «Interpretare Virna Lisi è stato un tripudio emotivo»

Bianca Guaccero, che diva: «Interpretare Virna Lisi è stato un tripudio emotivo»

di Donatella Aragozzini
Virna Lisi è la protagonista del terzo docu-film del ciclo Illuminate, produzione Anele in collaborazione con Rai Cinema, in onda il 7 novembre in seconda serata su Rai3. A guidare lo spettatore nella vita della grande attrice sarà Bianca Guaccero, che ha lavorato al suo fianco nella fiction del 2001 La memoria e il perdono, dove ne interpretava la figlia desaparecida.

Com’è stato raccontare Virna Lisi?
«È stata un’esperienza molto intensa, entrare nella sua casa e nella sua vita è stato un tripudio emotivo. Sapevo quanto fosse riservata e rispettosa del suo privato, quindi mi sentivo investita da una grande responsabilità. Tanto che, durante le riprese, mi è venuto da piangere».

Che ricordo ha di lei?
«Era una persona molto integra, professionale, che voleva essere vista per la sua grande forza recitativa più che per la sua innegabile bellezza. Una antidiva con una grande umanità, una donna vera, pulita, attaccata alle radici. Sul set tutti avevano una sorta di timore reverenziale nei suoi confronti, io ancora di più perché ero giovanissima e alle prime armi. Un giorno mi chiamò e mi disse: “Ricordati, la cosa più importante che avrai, nella vita, è la famiglia di origine e quella che ti creerai”».

Si è domandata perché le ha voluto dire questa frase?
«Penso mi volesse proteggere. Ne ho parlato con Corrado, suo figlio, mi ha detto che probabilmente le ero piaciuta, aveva visto che ero una persona perbene e perciò mi ha volto dare questo consiglio, come fossi veramente sua figlia. Con quelle parole mi entrò nel cuore, tanto che, nonostante dopo quell’esperienza non ci fossimo più incontrate, quando venne a mancare piansi molto».

In tv la vediamo ormai soprattutto nei panni della conduttrice, da quando ha debuttato a “Detto fatto”.
«Mi sono innamorata di quel programma dal primo giorno, senza mai aver paura. Prima di allora non mi ero mai esposta tanto in televisione, ero curiosa di vedere come me la sarei cavata e sono contenta perché viene fuori anche un lato più autoironico di me, da giullare. Mi diverto un sacco».

Come ha vissuto l’abbandono del programma da parte di Giovanni Ciacci e le sue critiche?
«Non ne voglio proprio parlare, con lui c’era un rapporto decennale anche nella vita privata ma con Carla Gozzi, Guillermo Mariotto, Jonathan e Emanuela Folliero abbiamo costruito subito un ottimo rapporto. E poi quest’anno andiamo in onda sempre in diretta, in un orario nuovo... sono stati dei bei cambiamenti».

Il suo prossimo impegno sarà il sabato sera di Rai1, al timone di “Una storia da cantare”.
«Sì, sono molto onorata di condurre questo programma, uno show in tre serate, dal 16 novembre, dedicate a tre personalità della musica, De André, Dalla e Battisti, che racconteremo con ospiti, con scene recitate e svelando anche aspetti inediti. Al mio fianco ci sarà Enrico Ruggeri e insieme faremo anche dei bei momenti di musica».
Ultimo aggiornamento: Martedì 5 Novembre 2019, 08:27
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