Barbara D'Urso, a Domenica Live la morte di Stefano D'Orazio: lacrime in tv davanti a Riccardo Fogli

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di Valeria Arnaldi

Commozione a Domenica Live, ricordando Stefano D’Orazio dei Pooh, scomparso venerdì scorso a Roma.  In studio con Riccardo Fogli, Barbara D’Urso scoppia in lacrime, nascondendosi il viso tra le mani, dopo aver rivisto le immagini del matrimonio di D’Orazio, tre anni fa. La conduttrice, testimone, ha seguito la cerimonia pure con la trasmissione. Cala il silenzio, rotto solo dai singhiozzi della conduttrice. Fogli, la guarda, anche lui evidentemente commosso.

 

Barbara D’Urso passa oltre, rivedendo video di D’Orazio in scena alla reunion con i Pooh. «I Pooh si riuniscono sempre - dice Fogli - La forza dei Pooh è stata negli anni che qualunque problema da affrontare e qualunque decisione da prendere si riunivano e decidevano a maggioranza».

Poi, rivolto a Barbara D’Urso, aggiunge: «Mi viene  voglia di abbracciarti e piangere un po’ insieme ma credo che lui ci prenderebbe un po’ in giro, forse riderebbe di noi. Noi però vogliamo piangerlo ancora un po’…».

«Io non volevo neanche piangere», commenta la conduttrice.

Si torna poi a parlare di D'Orazio.

«Quando ho conosciuto Stefano portava dei cappotti di plastica, con questo stivalone da gatto Silvestro.

Lo avevamo sentito suonare e avevamo sempre detto che se un giorno Valerio Negrini avesse smesso.. poi però quando lo abbiamo visto così… - sorride Fogli - voleva portare sempre il cappello. Il nostro produttore ha lottato molto per farglielo togliere, perché i Pooh il cappello non lo portano».

Poi c’è stata la reunion a Sanremo.

«Era un uomo molto diverso, intellettuale - racconta Fogli - la reunion è partita dai tre Pooh, Roby, Dodi e Red. Stefano aveva preso la sua strada. Io anche da tanto tempo. I tre Pooh hanno dovuto fare un lavoro, su di lui e su di me. A lui dicevano: “Guarda viene anche Ricky”. Non ci hanno messo molto a convincermi, io non vedevo l’ora, gli volevo bene. Io appena uscito dai Pooh, per tre mesi non ho cantato quelle canzoni. Un giorno ci incontrammo, Facchinetti mi disse: “Perché non le canti? C’eri anche tu, sono anche tue”. E devo dire che è cambiata la mia vita. Poi anche io ho iniziato a scrivere e ho avuto i miei successi».

I ricordi sono tanti.

«Un camion dei Pooh era dedicato alla batteria dei Pooh, per averlo sempre in scena ci eravamo inventati che si girava e suonava su un’altra batteria».

Barbara D’Urso manda molti video, tra esibizioni musicali, nozze, perfino interviste in trasmissione sulla prima notte dopo il matrimonio.


Ultimo aggiornamento: Domenica 8 Novembre 2020, 19:31
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