Banfi: «La SuperLega nel pallone come l'allenatore Oronzo Canà»

Banfi: «La SuperLega nel pallone come l'allenatore Oronzo Canà»

«Altro che allenatore nel pallone... qui non è il mio Oronzo Canà ma sono proprio quei grandi club a essere finiti nel pallone... e con loro rischiano di esserlo anche i tifosi, che non ci capiranno più niente!». È il giudizio sulla Superlega di calcio affidato all'AdnKronos da Lino Banfi, attore pugliese e tifoso della Roma, celebre protagonista del film-cult “L'allenatore nel pallone”.

«Un torneo solo per i più ricchi, senza merito, senza promozioni e retrocessioni? Lo sa come lo definirebbe Oronzo Canà? Una 'stronzetà! Spero che lo ammettano e ci ripensino - afferma Banfi - Sicuramente, si rifiuterebbe di andare ad allenare una squadra che gioca solo un torneo estero, lui è troppo attaccato all'Italia e alla sua Puglia, è patriottico.

Però magari, senza Juventus, Inter e Milan, ci sarebbe più spazio in Serie A per Bari, Lecce e Foggia: sarebbe un nuovo gioco, l'Asso Puglia tutto...», sorride parafrasando il gioco delle carte “Asso piglia tutto”. «Tornando seri, non è giusto che club di grande tradizione e tifo, penso ad esempio alla Roma o al Napoli, vengano esclusi a priori da un grande torneo e che squadre di provincia ma che hanno contribuito a fare la storia del nostro calcio, dal Cagliari di Gigi Riva all'Atalanta di oggi, siano costrette a fare da 'fanalino di codà rispetto ai grandi interessi economici e finanziari che creano un evidente squilibrio, molto maggiore di quello che pure già esiste anche oggi». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Aprile 2021, 14:58
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