Massimo Giannini e il nuovo Ballarò: "Né destra né sinistra,
solo buon giornalismo". Primo faccia a faccia con Prodi

Massimo Giannini e il nuovo Ballarò: "Né destra né sinistra, ​solo buon giornalismo". Primo faccia a faccia con Prodi

di Donatella Aragozzini
ROMA - Il nostro obiettivo di fare del buon giornalismo, non un programma di sinistra o di destra. Noi tratteremo tutti allo stesso modo, da Renzi a Berlusconi, come ho sempre fatto a Repubblica. Poi, certo, io ho le mie idee.





Massimo Giannini mette subito in chiaro come sarà il “suo” Ballarò, che debutta stasera alle 21.05 su Rai3, contro la partenza su La7 del nuovo DiMartedì dell'ex-conduttore Giovanni Floris, con l'annunciata partecipazione – gratuita – di Roberto Benigni e ospiti Romano Prodi (con cui parlerà della crisi internazionale in un faccia a faccia), Graziano Delrio e probabilmente Ferruccio De Bortoli.



«Il format è da cambiare – continua – il talk show è in affanno, bisogna riequilibrare i valori in campo: il conduttore è importante ma non decisivo, lo è il lavoro che c'è dietro, della redazione, e Ballarò ne ha una formidabile. L'idea è di recuperare un rapporto forte con il territorio. Noi dobbiamo dare notizie, cosa che tutti i talk show ormai non fanno più». Il «cambio di passo» sarà evidente già dalla sigla, riarrangiata da Ivano Fossati («il regalo di un amico»), ma anche dalla presenza fissa del politologo Ilvo Diamanti e di Alessandra Ghisleri, la sondaggista di fiducia di Berlusconi («è un cortocircuito che mi diverte molto: non faremo Sandra e Raimondo, ma insomma...»).



Altra novità la sitcom Il candidato che chiuderà ogni puntata, con Filippo Timi nei panni di un imbranato che non sa niente di politica ma sbaraglia tutti alle elezioni. Rigettate le accuse sugli alti costi – «sono in linea con l'anno scorso, nonostante duri mezz'ora in più», assicura il direttore di rete, Andrea Vianello – Giannini spiega di non avere obiettivi di share: «È un campionato lunghissimo e la Rai è servizio pubblico, ha dietro di sé una missione culturale che altre reti non hanno. Ma se fai le cose con qualità, alla fine i risultati arrivano».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Settembre 2014, 11:32
© RIPRODUZIONE RISERVATA