Aurora Ruffino: «Amo il coraggio della mia Lidia. E sogno di essere un'eroina Marvel»

La nuova sfida dell'attrice è Black Out (ogni lunedì in prima serata su Rai Uno), in cui affianca Alessandro Preziosi

Aurora Ruffino: «Amo il coraggio della mia Lidia. E sogno di essere un'eroina Marvel»

di Alessandra De Tommasi

La nuova sfida di Aurora Ruffino è Black Out (ogni lunedì in prima serata su Rai Uno), in cui affianca Alessandro Preziosi. Nella serie mistery indaga nei panni di Lidia, un appuntato dei carabinieri alle prese con l’emergenza di una slavina e con un’alta dose di crimine.

Il punto di forza del progetto?

«Tiene col fiato sospeso fino all’ultimo: per me che amo svelare i gialli è stato un meraviglioso rompicapo».
Che donna è Lidia?

«All’inizio è una ragazzina ingenua del paesino che davanti a una tragedia si sente pietrificata, una nullità, ma poi si rialza con consapevolezza. Di lei ammiro proprio il coraggio di guardare in faccia la crisi e affrontarla, come faccio io, che non scappo mai davanti agli ostacoli».

Che rapporto ha con la divisa?

«Nutro grande rispetto per le forze dell’ordine che dedicano la vita a risolvere i problemi altri e a difendere i diritti dei cittadini.

Anche se non ho mai pensato d’intraprendere questa strada professionale, ogni volta che cammino per strada e vedo un pubblico ufficiale mi sento più tranquilla».

E la montagna?

«Ho iniziato a conoscerla sul set di Un passo dal cielo: mi suscita un po’ di timore perché ne percepisco la sacralità ma anche il pericolo. Sto imparando ad amarla».

È stato difficile scrollarsi di dosso la tensione dopo i ciak?

«No, ho imparato a distinguere lavoro e vita reale, non mi porto dietro i pensieri del personaggio».

Un ruolo dei sogni?

«Un film Marvel: fin da bambina avevo un debole per le eroine e volevo essere Sailor Moon o Batwoman (e poi dopo anche una delle Spice Girls)».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 26 Gennaio 2023, 11:30
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