Annalisa Bruchi in Povera patria: «Devo tutto a Minoli»
di Donatella Aragozzini
Bruchi, vi eravate prefissati questo obiettivo di share?
«No, non ci aspettavamo che l'informazione a quell'ora del venerdì, una collocazione di solito dedicata all'intrattenimento, facesse questo risultato. Siamo tutti molto contenti, questo è un programma interno Rai e il lavoro di squadra ha pagato».
L'economia sarà sempre il tema centrale?
«Sì, è un tema molto mio. Visto che qualche alleggerimento aiuta, però, dalla seconda puntata di febbraio avremo una copertina satirica affidata a Liliana Fiorelli, l'imitatrice di Giorgia Meloni e Virginia Raggi».
Freccero ha scelto titolo e stile del programma: come giudica le sue interferenze?
«Le adoro! Sono molto d'accordo con lui, a cominciare dalla ricerca di titoli italiani. E poi è un vero televisionista».
Minoli, invece, cosa le ha insegnato?
«Tutto quello che so. Lo intervistai mentre frequentavo un master in economia a Londra, mi proposte di lavorare con lui. Mi fece fare per un anno la cucina, prendevo documentari di un'ora e li tagliavo. L'ho odiato. Ma è stata una grande scuola».
Poi è arrivato il Maurizio Costanzo Show.
«Sì, per 4 anni. Lì ho fatto un lavoro di redazione, mi ha insegnato a trovare le storie e mi è stato utile per le interviste».
Suo marito, Mario Valducci, è tra i fondatori di Forza Italia: le dà consigli per i temi politici?
«Lui nasce come manager e quindi parliamo molto più di economia. Anche perché ora ha il rigetto della politica, si è disamorato».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 28 Gennaio 2019, 08:37
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