Addio Angelo Guglielmi, inventò la nuova tv con Fazio, Santoro, Dandini e Chiambretti

Addio Angelo Guglielmi, inventò la nuova tv con Fazio, Santoro, Dandini e Chiambretti

di Marco Castoro

Inventore della tv attuale, innovatore di un'epoca, scopritore di conduttori e di programmi che ancora oggi nobilitano Rai3 e vantano tanti tentativi di imitazioni. La scomparsa di Angelo Guglielmi lascia un vuoto tra i pensatori dei format fatti in casa e non importati. Ha dato fiducia, oltre a Michele Santoro e al giovane Fabio Fazio, a Sciarelli, Leosini, Chiambretti, Parietti, Augias, Lubrano, Raffai, Dandini, Lerner, Corrado e Sabina Guzzanti, confezionando per loro programmi su misura come Samarcanda, Quelli che il calcio, Telefono Giallo, Chi l'ha visto, Un giorno in Pretura, Linea Rovente, la Piscina per la Parietti.

Ma tra tutti i campioni della sua squadra Guglielmi aveva un pizzico di ammirazione in più per Aldo Biscardi che definì in un'intervista al Messaggero: «L'inventore del talk in tv. Al suo Processo, negli anni, si sono ispirate tutte le trasmissioni che fanno del dibattito acceso il filo conduttore del format. E non solo nei programmi sportivi ma anche in quelli politici, nei quali ci si confronta faccia a faccia e con toni spesso esasperati. Come si faceva al Processo. Come lui soltanto Michele Santoro e Piero Chiambretti. Il primo in grado di movimentare le piazze, il secondo capace di far divertire il pubblico con le sue trovate originali».

Tutta la sua squadra lo ricorda con grande affetto. Per Federica Sciarelli è lui la televisione, per Franca Leosini è il cavallo di razza senza età. Secondo Corrado Augias: «È stato capace di allargare l'occhio della televisione cercando di capire perché le cose avvengono». Per Andrea Vianello un intellettuale che capì che la tv doveva raccontare la realtà e vivere di contemporaneità. Fazio lo ricorda come un padre: «Ha costruito Rai3 come si costruisce un romanzo, ha svecchiato tutta la tv». Alba Parietti confessa: «Mi ha dato una dignità che io non sapevo nemmeno di avere». Antonio Ricci ricorda: «Mi diceva che non si lasciava sfuggire una puntata di Drive In. Definì Striscia la notizia un mix di intelligenza e verità: un acido corrosivo che sgretola tutte le barriere innalzate a difesa dell'ipocrisia». Telegrafico ma con le tre parole più belle il post di Michele Santoro: Grazie di tutto. Maurizio Costanzo ha ammesso: «Senza di lui avrei fatto un'altra vita». Bontà loro che hanno scelto la tv.
riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Luglio 2022, 19:15
© RIPRODUZIONE RISERVATA