Mara Maionchi: «È bello far divertire la gente in questo momento». E Con Fedez diventa conduttrice del nuovo show Amazon Lol

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di Rita Vecchio

«Non mi dia del “Lei” che già ho duemila anni. E mi chiami Mara»
Parte così la chiacchierata a distanza, scandita dalla sua inseparabile risata, con Mara Maionchi. Ottant’anni (portati benissimo) il prossimo 22 aprile, insieme a Fedez sarà conduttrice di “LOL (Last One Laughing): Chi ride è fuori”, programma in sei puntate dal 1° aprile (le ultime due, l’8) prodotto da Endemol Shine Italy in esclusiva su Amazon Prime Video in più di 240 paesi.

 

Dieci i comici concorrenti: Elio, Caterina Guzzanti, Lillo, Angelo Pintus, Frank Matano, Katia Follesa, Ciro e Fru dei The Jackal, Michela Giraud e Luca Ravenna. A chi riderà per ultimo, 100mila euro da devolvere in beneficenza. 


Mara, perché dire sì a LOL?
«È un programma divertente. Dove c’è tanta libertà, nessun canovaccio e comici molto folli. E poi c’è Fedez, con cui ho fatto X Factor, che, devo dire, è molto più bravo di me. Mettiamola così: lui conduce e io faccio la vallettona (ride, ndr)».

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Siete ormai una coppia di fatto. 
«Potrebbe essere mio nipote. Per la presentazione del programma mi ha tradita per un’altra donna, ma Vittoria (secondogenita di Fedez e Chiara Ferragni, nata ieri mattina, ndr) aveva voglia di venire al mondo… »


Quanto è difficile ridere e fare ridere oggi? 
«Molto.

Ho preso il Covid in modo non lieve. Mi sono vaccinata. É un periodo in cui ci si sente prigionieri di se stessi. Ho fatto il buco sul divano a furia di vedere tv (perché a parte qualche passeggiata, si sta chiusi in casa). Si è impauriti, si evade per un attimo con il pensiero ma poi si torna alla realtà, dura e complessa. Ed è bello quando capita di sorridere e di far sorridere». 


Scherzi ne ha fatti?
«Tanti. Risalgono a quando nella discografia era tutto più goliardico. Poi è diventato tutto serio. A Sanremo scambiavamo i numeri degli armadi così che la gente non si trovava più la sua biancheria. Scherzi ai discografici, non agli artisti». 


Manca quella discografia?
«La ricordo con grande affetto.È stato un periodo storico. Ma le cose cambiano. E uno forse resta baldo giovane». 


Si dice che la musica oggi sia più fast food di allora.
«Sì. Ma ci sono eccezioni. Pensiamo a Sanremo: Colapesce e Dimartino, Måneskin o Diodato l’anno scorso. C’è ancora del buon gusto». 


Si parla tanto della violenza sulle donne. 
«Sono allibita dalla cattiveria inutile. Ci si divorzia, ci si separa: perché infierire così? Bisogna trovare un modo per fermare la violenza. Va fatta rete». 


Dopo LOL? 
«Avendo 80 anni tra 20 giorni, (ride, ndr), non so cosa sarà. Finché potrò, me la godrò». 
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Marzo 2021, 16:31
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