Alessandro Borghese 4 ristoranti: alla ricerca del miglior ristorante vista mare delle Marche

Alessandro Borghese 4 ristoranti: alla ricerca del miglior ristorante vista mare delle Marche

di Ida Di Grazia
Alessandro Borghese 4 ristoranti: alla ricerca del miglior ristorante vista mare delle Marche. Prosegue il viaggio itinerante di chef Borghese con un nuovo episodio di Alessandro Borghese 4 ristoranti, la produzione originale Sky realizzata da Banijay Italia. Dopo aver fatto tappa a Venezia, in Valle d’Aosta e a Roma, lo chef è alla ricerca del miglior ristorante vista mare della Riviera del Conero.

 
Pareti rocciose che si tuffano nell'azzurro intenso del mare, selvagge spiagge bianche, boschi rigogliosi e sentieri in cui perdersi. Tutto questo è la Riviera del Conero, il tratto di costa più suggestivo delle Marche. Qui il mare è il grande protagonista, e i piatti a base di pesce abbondano in tutti i menù: cozze ripiene, brodetto di pesce, lumache di mare, raguse in porchetta e stoccafisso all'anconetana. Ma il mare non è solo il re dei menù, fa anche da sfondo nelle cene estive: qui, infatti, sono tanti i ristoranti sulla costa che offrono la vista mare. Alessandro Borghese sbarca nella Riviera del Conero, dove quattro ristoratori hanno deciso di sfidarsi a colpi di pranzi e cene per aggiudicarsi il titolo di miglior ristorante vista mare.
 

In questa puntata lo chef raggiunge i quattro ristoratori in gara a bordo del suo van dai vetri oscurati, e a contendersi il titolo – nell’episodio di domani, giovedì 14 maggio, alle 21.15 su Sky Uno e sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go, su smartphone, tablet e PC, anche in viaggio nei Paesi dell’Unione Europea, e in streaming su NOW TV - ci sono: Giorgio con il Ristorante della Rosa, Michela con Bebo’s, Barbara con il Ristorante Dario e, infine, Paolo con La Torre. In questo quarto episodio l’oggetto di bonus sono le lumache di mare, una ricetta della tradizione di mare marchigiana, che si prepara in umido, in guazzetto o in porchetta.

 

Le prossime puntate si svolgeranno in altri luoghi affascinanti e caratteristici della Penisola: ci sarà Milano, ma anche la Carnia, la Val Badia, Arezzo, la Lunigiana e il Cilento.

 

Il meccanismo della sfida rimane invariato: quattro ristoratori della stessa zona di appartenenza si sfidano per stabilire chi tra di loro è il migliore in una determinata categoria. Ogni ristoratore invita a cena gli altri tre che, accompagnati dallo chef Borghese, commentano e votano con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio e conto del ristorante che li ospita. In palio per il vincitore di ciascuna puntata, il titolo di miglior ristorante e un contributo economico di 5 mila euro da investire nella propria attività.

 

Ogni cena è preceduta dalla scrupolosa ispezione dello chef Borghese della cucina del ristorante. Un’ispezione che nel corso della cena si concentrerà sul personale di sala, messo alla prova su accoglienza, servizio al tavolo, descrizione del piatto e del vino. Solo alla fine scopriamo il giudizio di chef Borghese che con i suoi voti può confermare o ribaltare l’intera classifica che premia il migliore ristorante della puntata. Inoltre, Alessandro ha a disposizione un bonus di 5 punti che gli permette di giudicare un elemento in più e che rende la sfida ancora più imprevedibile ed emozionante.

 
 

I RISTORANTI DELLA QUARTA PUNTATA

 

RISTORANTE DELLA ROSA (Sirolo): Giorgio (44 anni) è il titolare e chef del suo ristorante di Sirolo, dove lavora da 25 anni, negli ultimi 10 anni come unico proprietario. Ama il suo ristorante e difende la sua giovane brigata come fosse la sua famiglia. La cucina è tradizionale, con qualche guizzo di innovazione negli abbinamenti. Giorgio predilige la materia prima locale ed è appassionato di crudi e di primi di pesce. La location è molto suggestiva e particolare. Si entra da un vicoletto del centro storico, quando si scendono le scale ci si ritrova in una sorta di giardino segreto con una grande terrazza vista mare. L’arredo è sui toni chiari, ci sono oggetti marinareschi e la mise en place è molto essenziale. Ci sono circa 200 coperti. Nella zona è un ristorante molto conosciuto e frequentato.

 

BEBO’S (Porto Recanati): Michela (50 anni) è la titolare e la direttrice di sala del suo ristorante di Porto Recanati. Bebo è il nome di suo marito Alberto, con il quale ha aperto questa attività dieci anni fa. È un ristorante con svariate scelte gastronomiche in quanto, secondo Michela, bisogna saper rischiare, seguendo un po’ la moda del momento. Un esempio è stato il sushi, molto richiesto dalla loro giovane clientela che, Michela e Alberto, hanno provveduto ad accontentare. La location è una palafitta sul mare con ampie vetrate, colori tenui e mise en place elegante. All’ingresso si notano subito il bar e il forno della pizza. Tende bianche, dettagli di colore sul piatto lo rendono un ristorante fashion e appetibile per i giovani che si divertono ad andare lì anche per la presenza di Michela e Bebo.

 

RISTORANTE DARIO (Porto Recanati): Barbara (50 anni) è la titolare e direttrice di sala del ristorante di famiglia. Barbara e la sorella Tiziana sono praticamente nate all’interno del ristorante, dove lavora anche la madre. Il nonno, che dà nome al ristorante ed è venuto a mancare da poco, era un pescatore; la nonna, invece, è un’abile cuoca che in passato cucinava quello che il marito pescava giornalmente. La location esternamente sembra a tutti gli effetti una casa sul mare. Internamente il ristorante ha una sala molto grande, classica ma molto curata, con una grande vetrata che si affaccia sulla spiaggia. All’interno la sala è decorata con oggetti che le sorelle hanno comprato nei vari viaggi fatti insieme, ci sono moltissimi pesci di legno colorati, conchiglie e candele. All’esterno c’è un gazebo posizionato direttamente in spiaggia, che le sorelle utilizzano solo per il servizio della sera. Durante il giorno la spiaggia è utilizzata dai bagnanti.

 

LA TORRE (Numana): Paolo (40 anni) è il titolare e lo chef. Ha sempre lavorato in cucina e quindici anni fa è approdato al ristorante La Torre, dapprima come aiuto cuoco e dopo soli due anni come primo chef. Paolo è di Sirolo, è molto attaccato alle sue radici, ai numerosi viaggi che ha fatto e alla cucina di sua mamma, tanto che vuole riproporre all’interno dei suoi piatti questi ricordi di viaggio e profumi d’infanzia. La location, dal design moderno, si trova a Numana ed è disposta su due livelli: all’interno c’è un ristorante coperto, all’esterno, invece, c’è una terrazza completamente a cielo aperto con una vista quasi a 360° sul mare, dove si gode un panorama unico a strapiombo sul mare. Lo stile è elegante e romantico. La cucina proposta da Paolo è innovativa, semplice con grande rispetto e cura della materia prima. I piatti sono esteticamente curati, colorati e intriganti alla vista.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Maggio 2020, 19:29
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