Debutta venerdì 17 al Teatro Massimo di Palermo uno dei titoli più attesi del cartellone di opere e balletti 2023: non soltanto perché si tratta di una coproduzione titolata che assieme alla Fondazione lirica siciliana vede impegnati il Covent Garden di Londra e l’Opéra di Parigi ma anche perché a firmarla è quell’eterno, irriducibile discolo del melodramma che risponde al nome di Damiano Michieletto, da anni uno dei registi più interessanti nel panorama internazionale. Che si confronta stavolta con l’opera buffa, “Don Pasquale” di Donizetti (repliche fino al 26).
«È uno spettacolo intimo, psicologico, racchiuso in un piccolo spazio che rappresenta il privato di Don Pasquale – dice Michieletto -. Il protagonista è uomo vecchio, ma in qualche modo ancora bambino: incapace di gestire i suoi sentimenti e legato ad abitudini che lo portano ad isolarsi ancora di più».
Michieletto lo colloca in un ambiente contemporaneo, in un allestimento che si avvale della tecnologia, che vede all’opera le telecamere e il chroma key, creato dallo scenografo Paolo Fantin e arricchito dai costumi di Agostino Cavalca. Qui si svolge la storia di Don Pasquale, una vicenda di false identità e di inganni, di finti contratti matrimoniali ed eredità negate e concesse dove ad avere la peggio sarà il vecchio protagonista, tirchio e tiranno, chiuso nella sua mentalità antiquata.
Sul podio dell’Orchestra del Massimo c’è il trentenne Michele Spotti, una delle giovani bacchette in ascesa nei teatri europei. Il protagonista è il basso Michele Pertusi, affiancato da René Barbera, Giuliana Gianfaldoni, Markus Werb, Enrico Cossutta.
La “prima” dello spettacolo, venerdì alle 20, verrà trasmessa in diretta streaming sulla web tv del Teatro Massimo diretta da Gery Palazzotto con la regia di Antonio Di Giovanni.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 15 Febbraio 2023, 19:44
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