Termini Underground, l'integrazione
raggiunta con la danza al Teatro Brancaccio

Termini Underground, l'integrazione ​raggiunta con la danza al Teatro Brancaccio

di Claudia Faggioni
La danza come messaggio di integrazione e interazione per giovani a rischio di esclusione sociale.





È Termini Underground, progetto nato dieci anni fa nella saletta ex Dopo Lavoro Ferroviario della stazione romana e ora pronto a debuttare al Brancaccio con il nuovo spettacolo Noi, i ragazzi della Stazione Termini, la storia vera di una banda giovanile formata, per lo più da ragazzi di origine straniera, con un talento particolare per il ballo. Sul palco cinquanta ballerini, attori e musicisti, tra cui molti immigrati di prima e seconda generazione, profughi e ragazzi usciti da comunità per il recupero di tossicodipendenti, provenienti da Romania, Russia, Cina, Santo Domingo, Camerun, Capo Verde, Spagna e Italia.



La narrazione, con la direzione artistica dell'ideatrice e coordinatrice del progetto Angela Cocozza, avrà come filo conduttore i tanti spettacoli ed esibizioni che la crew ha messo in scena finora, dallo show Aeneas, al film Balla con noi, al documentario Termini Underground, mescolato alle storie di vita dei ragazzi. Ad aprire lo show sarà la presentazione del brano vincitore del contest internazionale Play Music Stop Violence, con testo del giovane artista di origini ruandesi Juru, base funk del compositore Lazy Cat e arrangiamento del trio The Funkmessengers. Sul palco, tra gli altri, anche i De Klan, crew pluricampione d'Italia di breakdance e la Piccola Banda Ikona del compositore e polistrumentista Stefano Saletti.




DOVE, COME, QUANDO La crew Termini Underground domani alle 21 al teatro Brancaccio, via Merulana 244, 17,25 euro, info 0680687231
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Aprile 2015, 09:19
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