Teatro dell'Opera di Roma, Les vêpres siciliennes di Verdi apre la stagione lirica

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di Stefania Cigarini
Se Milano ha appena sonato, con successo, la sua Tosca alla Scala, Roma si prepara a sonare - questa sera - Les vêpres siciliennes per l'apertura della stagione lirica del Costanzi.

LA STORIA - Il moto antifrancese del 1282 che si allargò da Palermo a tutta la Sicilia e generò una serie di guerre terminate solo novant'anni dopo.

L'AUTORE - Giuseppe Verdi, chiamato appositamente da Parigi (la piazza teatrale più ambita da un compositore dell'epoca), nel 1855, a scrivere la sua prima grand-opéra, un genere monumentale, molto differente dall'opera italiana.

I DEBUTTANTI - Si fa per dire, nel senso che questi Vêpres - in lingua originale francese - segneranno l'esordio al Costanzi di nomi dalla caratura internazionale, come Daniele Gatti che inizia così la sua prima stagione di direttore musicale; la regista Valentina Carrasco (che nel 2017 ha firmato una Carmen di successo a Caracalla) e lo scenografo di fama Richard Peduzzi.

I PROTAGONISTI - tutte le forze del Teatro per citare il sovrintendente Carlo Fuortes che spiegava ai giornalisti la portata d'impegno di questo nuovo allestimento dei Vêpres. Nelle parti principali si caleranno Roberto Frontali (Guy de Montfort), Roberta Mantegna (Hélène), John Osborn (Henri), Michele Pertusi (Jean Procida), Dario Russo (Sire de Béthune), Francesco Pittari (Daniéli), Saverio Fiore (Thibault) e Alessio Verna (Robert). Il coro è diretto da Roberto Gabbiani.
 
 


IL VIVAIO - È Fabbrica Young Artist, il programma del Teatro dell'Opera dedicato all'inserimento nel mondo dello spettacolo di talenti italiani e stranieri. Detto, fatto: a Fabbrica è cresciuta Roberta Mantegna, ma sul palco a mostrare la loro bravura ci saranno anche Andrii Ganchuk, (Le comte de Vaudemont) e Irida Dragoti (Ninetta). Poi gli allievi della Scuola di Danza del Teatro diretta da Laura Comi.

GLI OSPITI - La sindaca Virginia Raggi, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, l'ambasciatore di Francia Christian Masset, il presidente della Corte dei Conti Angelo Buscema, quello della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti, il presidente della fondazione Rossini Gianni Letta, l'opinionista e fondatore di Dagospia Roberto d'Agostino, l'ad Rai Fabrizio Salini, lo storico dell'arte Claudio Strinati, il cantautore e direttore di Sanremo Claudio Baglioni.

IL DOPOTEATRO - La cena nella sala dei costumi del Teatro dell'Opera a via dei Cerchi per circa 250 persone tra ospiti e cast e dedicata a Zeffirelli scomparso a giugno (la sala conserva costumi e un sipario realizzati dal maestro fiorentino).

LE REPLICHE - Dopo la prima di questa sera (ore 18), trasmessa in diretta da Rai Radio3 e ripresa da Rai5 (in onda giovedì 5 marzo 2020), ecco le repliche: venerdì (alle 19), domenica (alle 16.30), martedì 17, (alle 19), giovedì 19 (alle 19) e domenica 22 (alle 16.30, operaroma.it.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 10 Dicembre 2019, 09:10
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