Scala, alla Prima attesi i big della politica
ma non ci sarà Napolitano

Scala, alla Prima attesi i big della politica ​ma non ci sarà Napolitano

di Daniela Uva
I big della politica in platea. E le inevitabili proteste fuori. La prima della Scala ormai è alle porte, con il Fidelio di Beethoven che il 7 dicembre inaugurerà la stagione lirica del teatro. Molti particolari dell'evento sono ancora top secret, ma già si sa che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, darà forfait dopo aver partecipato a cinque prime durante il suo mandato.





Mentre, con ogni probabilità, ci dovrebbe essere il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Ma se la sua presenza non è ancora stata ufficializzata, è sicuro che a guardare l'opera ci saranno il presidente del Senato, Pietro Grasso, e il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che dovrebbero partecipare anche al gala organizzato dopo lo spettacolo alla Società del Giardino.



Il Fidelio segna un passaggio importante. Sarà l'ultimo spettacolo del direttore musicale, Daniel Barenboim - poi sostituito dal maestro Riccardo Chailly - e il primo del nuovo sovrintendente, Alexander Pereira, anche se l'opera porta il segno del suo predecessore, Stèphan Lissner.

La nuova stagione scaligera comincerà a pieno titolo a maggio, con la Turandot diretta da Chailly, che inaugurerà Expo 2015. Sei mesi nei quali il teatro sarà aperto ogni giorno.



Per l'attesissima prima restano ancora in vendita 84 biglietti a cifre da capogiro: fra 1.440 e 2.400 euro. Chi non sarà in teatro potrà seguirla in diretta tv su Rai 5, al cinema, o anche in diversi punti della città grazie a una serie di maxischermi: non solo all'Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele, ma anche in spazi poco consueti come il museo interattivo del cinema o il carcere di San Vittore.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Dicembre 2014, 09:10
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