Odissea a/r di Emma Dante al Teatro Argentina fino al 5 febbraio

Odissea a/r di Emma Dante al Teatro Argentina fino al 5 febbraio

di Silvia Natella
L’attesa ha le sembianze di un drappo luttuoso che attraverso tante mani sembra prendere vita per poi finire ammassato su un corpo disteso sul pavimento. È la tela infinita di Penelope, simbolo e metafora di chi aspetta e invenzione scenica straordinariamente coreografica e d’impatto nell’Odissea a/r di Emma Dante.

Al Teatro Argentina di Roma, sold out per l’evento, l’opera della regista siciliana rivisita il classico di Omero fondendo forme d’arte che spaziano dal canto alla recitazione alla danza. Il risultato è una favola ironica ed evocativa che ruota intorno all’attesa e all’evoluzione dei personaggi mitologici nei loro aspetti più umani e imperfetti. Sullo sfondo gli scenari fantastici ricreati dai movimenti sincronizzati dei 23 allievi della Scuola dei mestieri dello spettacolo del Teatro Biondo di Palermo. 

Il viaggio avventuroso, così centrale nel testo originario, resta ai margini limitandosi a essere espediente narrativo per raccontare lo stato d’animo di chi resta a Itaca. Penelope è la moglie fedele e fragile, quasi sepolta e asfissiata dalle trame della tela che tesse e disfa ogni giorno, mentre Telemaco è un ragazzo di vent’anni che non ha mai conosciuto suo padre e che affronta il mare per cercarlo e diventare uomo.

La messa in scena è un'opera corale in cui si mischiano versi tragici e battute dall'accento meridionale. Gag esilaranti e dissacranti appartengono ai Proci, simili a “picciotti” siciliani, alle ancelle, giovani donne desiderose di “spassarsela”, e a figure mitologiche fortemente umanizzate. Il testo epico si trasforma in spettacolo teso a coinvolgere tutti i sensi dello spettatore riempiendogli gli occhi e strappandogli qualche sorriso, ma funge anche da appiglio per esplorare ancora una volta il microcosmo familiare.

La frenesia dei corpi in movimento ci restituisce la cifra stilistica di Emma Dante, ma se in Mparlermu la famiglia siciliana non riesce a varcare l’uscio di casa nonostante i preparativi, in Odissea a/r  il palazzo di Itaca è il punto di partenza e di approdo di personaggi che peccano di Ubris nel compiere il loro destino. 





 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 2 Febbraio 2017, 01:49
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