Freni, la Scala le dedicherà “Fedora” «Ha costruito l'identità del Teatro»
di Stefania Cigarini
Già domenica, a poche ore dalla notizia, il pubblico e la direzione le avevano tributato un minuto di silenzio prima dell'inizio del Trovatore. «Mirella Freni - cita una nota del teatro - faceva parte della famiglia della Scala e tra le grandi voci del 900 forse nessuna ha ricevuto dal pubblico e dai colleghi un affetto così incondizionato. È stata protagonista di alcuni degli spettacoli che hanno costruito l'identità del Teatro, incluse sette inaugurazioni di stagione». «La sua voce, le straordinarie interpretazioni e il grande carisma resteranno ricordi indelebili per intere generazioni di artisti e appassionati d'opera» ha scritto Cecilia Gasdia, sovrintendente della fondazione Arena di Verona.
L'omaggio ad una delle voci più importanti del Belcanto - al Belcanto predestinata: studiò con Luciano Pavarotti, condividendone, in tenera età persino la balia, e in seguito i palcoscenici internazionali e il grande successo - è proseguito per tutta la giornata di ieri a Modena. La camera ardente stata visitata da decine di amici, come Adua Veroni, ex moglie di Pavarotti, allievi, colleghi e centinaia di cittadini. L'omaggio proseguirà oggi. Domani un ultimo ricordo al teatro comunale e la liturgia funebre nel duomo cittadino alle 14,30.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Febbraio 2020, 07:36
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