Vanessa Gravina, l'ambizione di Madame

Vanessa Gravina, l'ambizione di Madame

di Giancarlo Leone
E' in fortunata tournée teatrale lo spettacolo Le serve di Jean Genet che vede protagoniste Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Vanessa Gravina per la regia di Giovanni Anfuso. Ad interpretare il ruolo di “Madame”, Vanessa Gravina, che appare una donna sofisticata, candida e feroce.

Vanessa, chi è questa Madame che lei interpreta ne Le Serve?
“Madame è un personaggio molto particolare, molto teatrale e soprattutto molto simbolico già di per sé perché è una donna senza nome. Una padrona forte ma insicura, una donna invidiata e desiderata consapevole del suo stato di superiorità. Ha al suo servizio due cameriere, frustrate che vivono un rapporto di odio-amore con la loro padrona, questa Madame, e in sua assenza si divertono ad imitarla, ma finiranno con il precipitare in un pericoloso dualismo che le trasformerà da vittime a carnefici”.

Perché le due cameriere si comportano così nei confronti di Madame?
“Perché per loro Madame è l’ambizione, è l’essere qualcuna mentre loro non sono niente. Oggi come allora importante è l’apparire, se non appari non sei nulla, come nel mondo dei social. Le due cameriere tentano così di immedesimarsi in Madame per sentirsi importanti. Madame è un Deus ex machina di tutte le pulsioni, i fantasmi, la violenza repressa e non che cova nella mente e negli animi delle due cameriere”.

Le piace questo personaggio di Madame che interpreta?
“Moltissimo perché è stimolante. All’inizio ho avuto difficoltà nell’approccio e non è stato facile trovare la chiave interpretativa per questo ruolo. Madame è un personaggio delicato, esilarante, distratto, sbadato che si rende conto, però, di tutto quello che le accade intorno”.

Lei è una donna di successo, ha dovuto rinunciare a qualcosa?
“Forse sì, ma non me ne sono neanche accorta. Questa professione è bella, nonostante tutte le difficoltà. Non mi sono ancora stancata ed ho voglia di andare avanti”.

Ha lavorato molto in Francia. Ha nostalgia?
“Amo la Francia, è un paese che mi ha dato tantissimo, mi ha accolta a braccia aperte e dove io ho chiesto una sorta di ‘asilo politico’, ci manco da un po’ di tempo. Ci sono andata quando qui in Italia lavoravo di meno. Ho avuto un discreto successo ma mi sarei dovuta trasferire lì per sempre. Amo anche l’Italia e sono ritornata ributtandomi nel lavoro a pieni ritmi”.

Com’è Vanessa nella vita privata? Pregi e difetti?
“Sono una donna che appena può cerca di dormire per recuperare il sonno perso. Sono ironica, nostalgica, amo la natura, il mare, gli animali. Di difetti ne avrei una lunga lista: tra questi diciamo che sono troppo pignola ed ho il terrore di rimanere sola, di perdere le persone che amo. I pregi? La tenacia, la forza e la voglia di non mollare mai”.

Il classico sogno nel cassetto?
“Non riguarda tanto la mia professione, quanto la condizione della donna in generale. Vorrei un mondo dove noi donne fossimo più rispettate e meno discriminate, più riconosciute in tanti ruoli in questa società. Non è ancora facile la vita delle donne nel mondo del lavoro, ci sono ancora tante battaglie da combattere”.

Cosa c’è nel futuro artistico di Vanessa?
“Fino a novembre sarò in tournée con questo spettacolo. Poi da dicembre riprenderò una commedia teatrale molto divertente con Paola Quattrini, Queste pazze donne, che parla di uomini ma che sono assenti nella pièce. Lavorare con tante donne è un privilegio perché sono più generose degli uomini. A febbraio del 2018 mi potrete vedere su Canale 5 nella fiction Furore 2, accanto a grandi attori come Remo Girone, Paolo Bonacelli, Lorenzo Flaherty, Angela Molina. A marzo debutterò ancora a teatro con Il piacere dell’onestà di Pirandello, con la regia della grande Liliana Cavani e al mio fianco Geppy Gleijeses. Saremo al Teatro Quirino”.

Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Gennaio 2018, 21:28
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