Il Marchese del Grillo con Montesano al Sistina:
"Non imito Sordi, e il finale è un po' diverso..."

Il Marchese del Grillo con Montesano al Sistina: ​"Non imito Sordi, e il finale è un po' diverso..."

di Claudia Faggioni
ROMA - Prima volta in scena per la versione teatrale-musicale del Marchese del Grillo, tratta dal film cult di Mario Monicelli con la leggendaria interpretazione di Alberto Sordi. Il Marchese dello spettacolo, al debutto mercoledì (e in anteprima da domani a martedì) al Sistina di Roma, avrà il volto di Enrico Montesano, che ha firmato la regia insieme a Gianni Clementi e al direttore artistico del Sistina Massimo Romeo Piparo.


«La storia è la stessa del film, ma è scritta in forma di commedia musicale», ha spiegato Piparo alla presentazione di ieri. «Molte battute del Marchese del Grillo sono rimaste nell'immaginario collettivo e vengono citate quotidianamente, persino nel mondo della politica». «Ci sono molti rimandi all'attualità, soprattutto nel rapporto con il potere e con la giustizia», ha poi aggiunto Montesano, che ha il compito di portare sul palco il celebre Onofrio del Grillo reso indimenticabile da Sordi.

«Non penso al confronto con Sordi - ha ammesso - è passato così tanto tempo dalla sua interpretazione... Ormai il Marchese del Grillo è una maschera, io l'ho fatto alla mia maniera. Mi piace questo personaggio romano, io sono l'interprete giusto. Mi sono avvicinato al ruolo con grande rispetto. Ci siamo attenuti molto al film, ma il finale è leggermente diverso. Non mancheranno cinismo e sarcasmo romano, ma ci sarà anche un po' di bonomìa», ha concluso Montesano, che non ha risparmiato qualche critica alla gestione della cultura in Italia: «Renzi ha detto che vinceremo l'Isis perché la nostra cultura è superiore. Ma aiutatela però!». E il Marchese, sempre in contatto con il Vaticano, oggi cosa avrebbe pensato di Papa Francesco? «Avrebbe avuto un grande rapporto con lui - replica sicuro Montesano - Francesco è coraggioso, meno male che abbiamo un papa come lui, anche all'epoca c'era una situazione simile in Vaticano: pure Pio VII aveva il Vatileaks!».

«Questa versione teatrale si distacca dal film ma ne mantiene lo spirito, il clima di divertimento», ha poi affermato Giorgio Gobbi, già nei panni del servitore Ricciotto nel film del 1981. «In molti momenti mi sono sentito come sul set di Monicelli. Enrico fa un Marchese del Grillo sorprendente».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Dicembre 2015, 08:44
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