Gigi Proietti è morto nel giorno del suo 80esimo compleanno. Una vita tra cinema, teatro e tv

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Gigi Proietti è morto nel giorno in cui avrebbe compiuto 80 anni. Il noto attore romano è deceduto in una clinica romana intorno alle 5.30. Le sue condizioni si erano aggravate ieri sera. A darne la notizia è stata la famiglia di Proietti alle prime luci dell'alba: «Nelle prime ore del mattino è venuta a mancare all'affetto della sua famiglia Gigi Proietti. Ne danno l'annuncio Sagitta, Susanna e Carlotta. Nelle prossime ore daremo comunicazione delle esequie», spiega la famiglia.

Proietti era ricoverato in terapia intensiva in una nota clinica di Roma, Villa Margherita, a seguito di un attacco cardiaco. La notizia del ricovero di Proietti era stata data in antemprima dal Tempo nella tarda serata di domenica. 

Proietti era stato ricoverato in seguito a problemi cardiaci e non sarebbe il Covid la causa del malore. 

Qualche settimana fa - come appreso da Leggo - Proietti è stato ricoverato al Gemelli sempre per problemi al cuore. L'attore romano, a quanto si apprende, sarebbe ricoverato già da 15 giorni. Le condizioni di Gigi Proietti erano peggiorate ieri sera. 

 

Ieri sera accanto a lui  c'erano le due figlie, Susanna e Carlotte e la moglie Sagitta Alter. Gigi Proietti, che già in passato ha sofferto di attacchi di cuore - nel 2010 fu ricoverato in terapia intensiva all'ospedale San Pietro di Roma in seguito a una forte tachicardia 

 

Attore, regista, doppiatore, cantante, conduttore, cabarettista, scrittore e insegnante, Proietti è un maestro dello spettacolo italiano, unico nella sua poliedricità. Capace di riuscire a portare a un suo spettacolo, come con “A me gli occhi”, in tour nei teatri di mezza Italia, centinaia di migliaia di spettatori, ha esordito e si è affermato dapprima nel teatro, poi anche in tv e al cinema.

Memorabile la sua interpretazione del Mandrake di Steno — nel cult Febbre da cavallo — e di Cavaradossi ne La Tosca di Luigi Magni. Proietti ha prestato anche il volto a Pompeo nella miniserie tv Sogni e bisogni di Sergio Citti e a Paco ne La proprietà non è più un furto di Elio Petri. In tv ha ottenuto un enorme successo con fiction come Il maresciallo Rocca, L’ultimo papa re, Il signore della truffa e Una pallottola nel cuore. Nel 2003 da una sua idea è nato a Roma il teatro shakespeariano Silvano Toti Globe Theatre, di cui è direttore. Da doppiatore ha prestato la voce a Robert De Niro, Dustin Hoffman, Charlton Heaston, Kirk Douglas, Paul Newman, Marlon Brando, Gregory Peck.

PROIETTI E IL LABORATORIO DI ESERCITAZIONI SCENICHE - Nel 1978 assume, insieme a Sandro Merli, la direzione artistica del Teatro Brancaccio di Roma, creando un suo Laboratorio di Esercitazioni Sceniche per i giovani attori (la stessa cosa farà Vittorio Gassman con la sua Bottega Teatrale di Firenze), portando in scena con i suoi allievi durante gli anni 1980 numerosi spettacoli assai apprezzati.

In particolare questa particolare gavetta segnerà l'esordio di tanti futuri e apprezzati volti del mondo dello spettacolo: tra questi ci furono Flavio Insinna, Chiara Noschese, Giorgio Tirabassi, Enrico Brignano, Massimo Wertmüller, Paola Tiziana Cruciani, Rodolfo Laganà, Francesca Reggiani, Gabriele Cirilli e Sveva Altieri.

Di questo periodo Proietti ricorda che: «"Come diceva Gassman ai giovani attori, ho insegnato loro tutti i miei difetti. Ne sono nati tanti, ma non c'è un mio erede ed è giusto che non ci sia"». Come rivelerà anche Gianni Minà, in quel periodo Proietti mantenne la scuola da solo, con l'aiuto di Mario Bussolino, prima che arrivassero i contributi regionali. Nello stesso momento si cimenta anche con la regia teatrale, specializzandosi in adattamenti teatrali di successi cinematografici, oltre a curare la messa in scena di diverse opere liriche tra il 1983 e il 2002

IL SUCCESSO TELEVISIVO - Proietti ebbe, tolta la parentesi di Febbre da Cavallo, un rapporto non sempre semplice e di successo con il Cinema. Diversamente in televisione, dopo i fasti degli anni 80 e della conduzione di Fantastico, il grande successo è arrivato con le fiction. Infatti, nel 1996 con la serie televisiva Il maresciallo Rocca, creato dalla coppia di scrittori Laura Toscano e Franco Marotta e diretto da Capitani, Proietti interpreta il ruolo di Giovanni Rocca, vedovo con tre figli, maresciallo comandante della stazione dei Carabinieri di Viterbo, che tra un caso e l'altro si innamora di una deliziosa farmacista, interpretata da Stefania Sandrelli.

La serie, partita in sordina su Rai 2, conquista i favori del pubblico fino a superare agevolmente i dieci milioni di telespettatori a sera e a fare seria concorrenza a trasmissioni ampiamente collaudate come il Festival di Sanremo; l'ultima puntata del 12 marzo 1996 registrò il record di quasi 16 milioni di spettatori permettendogli di vincere il Premio TV come personaggio maschile dell'anno.[10] Il colossale successo impone ai due autori, ai registi (al veterano e collaudato Capitani si alternano Lodovico Gasparini, José María Sánchez e Fabio Jephcott) e al protagonista la realizzazione di ben cinque stagioni, realizzate tra il 1998 e il 2005, e della miniserie conclusiva Il maresciallo Rocca e l'amico d'infanzia nel 2008, tutte su Rai Uno.

LA NASCITA DEL GLOBE THEATRE - Nel 2003 da una sua idea nasce il teatro scespiriano Silvano Toti Globe Theatre, di cui è direttore e in cui ha diretto uno spettacolo (di Romeo e Giulietta) e, nel 2017, finalmente recitato. L'opera scelta, "Edmund Kean" di Raymund FitzSimons, rievoca la vita e i successi dell'omonimo attore inglese scespiriano definito "genio e sregolatezza" da Alexandre Dumas


Ultimo aggiornamento: Martedì 3 Novembre 2020, 08:27
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