Eravamo quasi in cielo, lo spettacolo di Facchetti stasera in scena a Torino. Il ricavato andrà in beneficenza

Eravamo quasi in cielo, lo spettacolo di Facchetti stasera in scena a Torino. Il ricavato andrà in beneficenza

Questa sera alle 20 al Teatro San Giuseppe, in via Andrea 18 a Torino, con la collaborazione di Inter Club Torino ci sarà lo spettacolo Eravamo quasi in cielo, di Gianfelice Facchetti e Marco Ciriello. Uno spettacolo nei teatri ormai da qualche anno, con Gianfelice Facchetti e Ottavo Richter Trio, che racconta la storia dell'impresa del 1944 dei Vigili del Fuoco Spezia che batterono il Grande Torino e diventarono campioni d'Italia.

In un contesto ai limiti dell'impossibile, con un'Italia divisa e nel pieno della Seconda Guerra Mondiale che sarebbe finita di lì a breve, la Federcalcio organizzò un campionato di Divisione nazionale misto per assegnare appunto il titolo di campione d'Italia: il 16 luglio del 1944 i Vigili del Fuoco di La Spezia, in una indimenticabile finale, batterono gli imbattibili di Vittorio Pozzo. Facchetti lo racconta in uno spettacolo teatrale in scena appunto questa sera a Torino, il cui ricavato sarà devoluto all'associazione 'Così come sei'.

SINOSSI

“C'era una storia che tenevo nel cassetto da tempo, quella dei Vigili del Fuoco della Spezia che vinsero il campionato di guerra nel 1943-44 battendo il Torino di Vittorio Pozzo e Valentino Mazzola.

In mezzo al Paese spaccato in due dallo sbarco degli Alleati, si riuscì comunque a disputare il torneo dell'Alta Italia, una competizione a cui parteciparono tante squadre di calcio tra le più blasonate.

Tra le compagini meglio attrezzate per la vittoria finale si fece strada la squadra dei pompieri guidata da Ottavio Barbieri, allenatore di un gruppo di atleti sottratti così all'obbligo di leva dopo essere diventati allievi volontari. Poiché Spezia fu una delle città più bombardate d’Italia, avere dei vigili del fuoco in più anche solo in servizio temporaneo avrebbe fatto comodo.

Eccoli dunque: Bani, Persia, Borrini, Amenta, Gramaglia, Scarpato, Rostagno, Tommaseo, Angelini, Tori, Costa. Ragazzi forti e fortunati, messi in salvo dal calcio grazie a piccoli privilegi, sempre in trasferta su un autobotte ma che alla fine, in un giorno di allarmi aerei, divennero campioni. Mentre dal cielo piovevano bombe, sfiorarono la gloria con le dita.”


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Novembre 2022, 15:03
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