Che ci fa una delle storiche compagnie di prosa di Roma, quella del Teatro Belli, al Teatro Comunale di Sambuca di Sicilia, uno dei borghi più affascinanti d’Italia, adagiato nella fascia agrigentina del Belice e lambito dalle acque del Lago Arancio? Non ci fosse stata la pandemia e se i sipari non fossero chiusi da mesi, la risposta sarebbe naturale: presenta un suo spettacolo. Ma il virus che ha tolto il piacere di sedere in poltrona a milioni di spettatori non lo consente e allora, nella stagione in cui il “Belli” avrebbe dovuto essere in cartellone al Teatro L’Idea (così è stato ribattezzato l’ottocentesco Comunale di Sambuca) e in tournée in altre “piazze” siciliane, Antonio Salines, che della compagnia capitolina è anima e direttore artistico, ha deciso che lo spettacolo andrà in scena – o meglio, in onda – lo stesso. Anche perché si tratta di un promemoria storico e civile perpetuo, di un testo importante ogni giorno di ogni anno, specialmente domani (mercoledì 27 gennaio 2021), Giorno della Memoria, quando sarà trasmesso, alle 20,30, e diffuso in tutta la provincia, e oltre, da Tele Radio Sciacca: è «Il diario di Anna Frank», un classico del teatro-documento, cavallo di battaglia di tanti registi e attori anche in Italia (da Romolo Valli con Anna Maria Guarnieri a Giulio Bosetti, alla compagnia Pambieri-Tanzi) da quando vide la luce, a Broadway, nel 1956, per mano di Frances Goodrich e Albert Hackett, i due autori americani che con la trascrizione per la scena del più famoso e tragico fra i diari del ’900 vinsero il Pulitzer per la drammaturgia.
Lo spettacolo – regia di Carlo Emilio Lerici, in scena Antonio Salines nei panni di Otto Frank, Raffaella Alterio in quelli di sua figlia Anna e altri otto interpreti – ha debuttato al “Belli” nel gennaio del 2020, poi lo stop ai teatri imposto dal Coronavirus lo ha fermato e cancellato la tournée.
Ultimo aggiornamento: Martedì 26 Gennaio 2021, 09:02
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