«Fin da bambino ero fissato per lui, al liceo facevo solo la sua imitazione. Poi sono venute tutte le altre» spiega.
L'ha conosciuto?
«Sì, e il sogno si è avverato. Lucio è venuto addirittura ad una mia mostra a Milano, ha suonato mentre dipingevo. E mi ha voltuo, come Valentino, alla presentazione di un suo album».
Ci parli di Ballantini pittore
«È la mia attività parallela a quella di showman dal 1985. Ho fatto diverse mostre e ho allestito le scene di un tour di Ivano Fossati».
Come sarà lo spettacolo?
«La prima parte senza trucchi, poi inizieranno i travestimenti. Farò tutto da solo. E sarò Dalla. Poco importa passare le ore davanti ad uno specchio, quando il personaggio ce l'hai dentro».
Canterà anche?
«Certo, canzoni, note e meno note, come Quale allegria, Pezzo zero, Washington, alcune saranno solo citate e poi racconterò aneddoti e ricordi. Saranno importanti in tutto questo gli arrangiamenti di Stefano Cenci».
Mai pensato di fare uno spettacolo con le sue migliori imitazioni?
«Sì, ma è difficile da realizzare. Però non abbandono l'ide».
Le imitazioni che sente di più?
«Oltre a Dalla, Gino Paoli, Papa Francesco, Vasco Rossi, Valentino, Morandi».
DOVE, COME, QUANDO Da Balla a Dalla, Storia di un’imitazione vissuta, con Dario Ballantini.
Regia di Massimo Licinio. Sala Umberto, via della Mercede 50, fino al 25/01, biglietti 16-32 euro 06.6794753 – www.salaumberto.com
Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Gennaio 2015, 09:16
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