Dado canta il tg, dopo il successo
sul web l'approdo al Teatro Marconi
di Simona Santanocita
Protagonista Dado, cantastorie moderno e piuttosto ribelle con l'insolito vizio di raccontare la verità sui fatti quotidiani, schernendone al contempo i protagonisti.
Il tuo show
«Prende lo spunto dalla realtà. Fra monologhi, battute commenti e brani popolari parafrasati e storpiati, racconto la realtà che ci circonda».
Uno spettacolo work in progress
«Direi proprio di si, ogni giorno io e i miei due autori Emiliano Luccisano e Marco Terenzi ci riuniamo, ci documentiamo sui fatti del giorno più curiosi e diamo vita ad una nuova edizione del tg in chiave ironica».
C'è un confine rispetto alla libertà di satira?
«È decisamente labile. C'è chi cerca di oltrepassarlo. Io penso ceh valga la pena farlo quando ci sono dei competitor, non per il gusto di provocare».
Hai molto a cuore Roma, la tua città, chi vorresti la amministrasse?
«Un regista, un uomo dotato di grande sensibilità, di passione, capace di porsi delle domande e di cogliere ogni veduta della città e non un burocrate privo di sostanza».
Quale regista a capo del governo?
«Giuseppe Tornatore o Paolo Sorrentino».
Riuscirebbero a risanarlo?
«Se fossero loro gli unici registi di questo grande restauro senz’altro; ma nella realtà verrebbero boicottati dalle logiche di partito».
Un mondo regolato dalla burocrazia
«Decisamente, dove la vita professionale e privata ne sono totalmente condizionatea, una sorta di lavoro impegnativo che sottrae tempo alla famiglia, alla professione e alla vita stessa».
Progetti futuri
«Canta la notizia è un format appena nato, attualmente lo sto testando. Sta riscuotendo un grande successo sul web e ora l’euforia suscitata attraverso la rete la porto sul palco».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Gennaio 2016, 10:17
© RIPRODUZIONE RISERVATA
