Carla Fracci, la camera ardente alla Scala: il feretro accolto da un lungo applauso, centinaia in fila

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di Rita Vecchio

L'ultimo abbraccio della Scala a Carla Fracci. Il feretro della ballerina scomparsa ieri all'età di 84 anni è arrivato nel foyer del teatro milanese che è stato la sua "casa" per sett'antanni. Un onore concesso raramente e per la prima volta nella storia a una ballerina. La bara, accompagnata dal marito Beppe Menegatti, è stata accolta sulle note dei Crisantemi di Puccini e l'Adagio dal quintetto con clarinetto di Mozart eseguito dall'ensamble di violini, violoncello e clarinetto dell'orchestra della Scala. Poi è seguito un minuto di raccoglimento in memoria dell'étoille.  

Presenti per l'ultimo saluto, oltre al marito, il figlio Francesco e "l'angelo custode" Luisa Graziadei, la sorella, i nipoti. Nel foyer del Piermarini Roberto Bolle, Massimo Murru e il corpo di ballo della Scala, il sindaco di Milano Beppe Sala, il presidente Attilio Fontana, il direttore Riccardo Chailly, il sovrintendente Dominique Meyer.

Oltre un centinaio di persone hanno applaudito più volte e in modo prolungato la stella della danza all'arrivo del carro funebre. Questa mattina alle 11 le persone erano già in coda per l'ultimo saluto, in attesa dietro le transenne allestite fuori dal teatro.

 

Carla Fracci, il sindaco Sala: «Una Cenerentola»

«Milano perde una parte della sua storia recente. Lei ha amato Milano, profondamente, e credo che raramente si sia visto un ricambio così sincero da parte della città». Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato di Carla Fracci. «Io ho avuto la fortuna di conoscerla parecchi anni fa e, sentendo gli umori della città, si tratta di uno dei rari casi in cui tutti sono a favore, in cui tutti l'hanno ammirata e amata. - ha aggiunto - È anche una bella storia, nascere in una famiglia normale, con una volontà di costruire qualcosa di importante per te e per chi ti sta intorno». «Possiamo anche definirla una sorta di Cenerentola, ma questa è anche un pò Milano, l'idea di dare opportunità a chi lo vuole, l'idea dell'accoglienza per tutti. - ha aggiunto ancora Sala - È chiaro che c'è il dolore, ma c'è anche la consapevolezza di quanto amore è circolato fra lei e la città e questo devo dire che rinfranca».

Alla domanda dei cronisti se il Comune le dedicherà una via o una piazza Sala ha risposto che «dobbiamo mantenere la regola dei dieci anni. Però ci ragioneremo, vedremo cosa fare. Il modo per riconoscere il talento e l'amore che lei ha dato a Milano ci spinge a trovare delle soluzioni».

Il saluto dei tranvieri nel ricordo del papà 
 

Anche i tranvieri milanesi hanno voluto omaggiare Carla Fracci: suo padre, Luigi, era uno di loro e conduceva la linea numero 1, quella che passa proprio davanti al teatro alla Scala, e ogni volta scampanellava in segno di saluto. E così anche oggi il tram della linea 1, con una delegazione di tranvieri, alle 12 ha scampanellato per rendere omaggio.  Ogni volta che passavadavanti al teatro era solito scampanellare in segno di saluto.

La camera ardente resterà aperta fino alle ore 18, con l'ultimo ingresso alle 17.30. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Maggio 2021, 16:47
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