Si tratta di fatti e personaggi che, accompagnati, dalla musica di Domenico Modugno, hanno caratterizzato il passato dell'attore, ragazzo del Sud pronto ad inseguire sogni e passioni.
Che ruolo gioca Modugno in questo spettacolo?
«È l'occasione di riscoprire un tempo lontano e spensierato, sempre vivo in me. Attraverso lui ripercorro la mia infanzia, la Sicilia, l'Italia di quell'epoca, il progresso, i viaggi e le grandi riunioni di famiglia. Al tempo stesso richiama la figura di mio padre, non solo perché fisicamente somigliante a Mimì; ma anche perché amava e cantava le sue canzoni».
Cosa provi oggi per la tua terra?
«Rispetto e rabbia. Un sentimento quest'ultimo dettato dal vederla rassegnata e incapace di concretizzare. Una rassegnazione che mi fa venire in mente quando le mie doti artistiche venivano schernite a sottintendere che era impossibile realizzare certi sogni».
Il tuo lavoro è una grande passione
«Immensa, e richiede elementi indispensabili, come il tempo, per esempio. Spesso ho rinunciato a dei progetti perché realizzati con tempi che non avrebbero assicurato prodotti di qualità».
Progetti?
«Sul grande schermo, con un film prodotto da Domenico Procacci, regista Fiorella Infascelli, sostenuta da un asse narrativo molto originale. Racconterà Falcone (Massimo Popolizio) e Borsellino, che interpreto, durante l’esilio forzato all’Asinara. Una narrazione inedita e particolare che lascia spazio al lato umano e poetico dei due grandi uomini,anche padri, mariti ed amici».
DOVE, COME, QUANDO Bepe Fiorello in Penso che un sogno così regia di Giampiero Solari al teatro Ambra Jovinelli via G.
Pepe 43 17-32 euro, 0683082620 Fino al 1°/02 ore 21, domenica ore 17
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Gennaio 2015, 08:40
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