The best of musical, e Broadway arriva a Roma: parola di Arianna

The best of musical, e Broadway arriva a Roma: parola di Arianna

di Giancarlo Leone
Broadway sbarca a Roma. I musical pi amati saranno rivisitati in un unico grande show dal titolo, The Best Of Musical. Il concert show, interamente suonato e cantato dal vivo, porterà per la prima volta insieme sul palco le star del musical italiano con le produzioni realizzate da Stage Italia dal 2009 al 2013. Un viaggio attraverso la magia dei musical più conosciuti in Italia come La Bella e la Bestia, Mamma Mia!, Sister Act, La febbre del sabato sera, con la regia di Chiara Noschese. Lo spettacolo, oltre ad un validissimo corpo di ballo, riunirà sul palco alcuni degli artisti che hanno contribuito al successo di queste produzioni: Michel Altieri, Francesca Taverni, Michele Carfora, Loretta Grace, Timothy Martin, Gabrio Gentilini, Marina Maniglio, Massimiliano Pironti e, dulcis in fundo, Arianna, che tutti ricordiamo come attrice protagonista del musical La Bella e la Bestia.



Arianna, parliamo di questo musical che lei ed altri artisti state portando in giro per l’Italia e che martedì approda a Roma

“Un vero successo: a Milano, dove siamo stati fino a domenica, tutte le sere c’era sold out, tutto esaurito. In tempi di crisi vedere tanta gente che viene a teatro è favoloso. Forse tra gli spettatori c’è la curiosità di vedere tanti artisti insieme che cantano dal vivo, ballano, e non si limitano a cantare brani o a ballare cose del proprio musical. Io, che ho fatto La Bella e la Bestia, canterò e ballerò anche altri brani tratti da altri musical. Un lavoro corale dove tutti interagiamo, ci scambiamo i ruoli. Io da questo lavoro ho imparato molto e sono soddisfatta di ciò che sto facendo”.



Verranno rappresentati i migliori musical.

“Sì. L’inizio è particolare. Martina Colombari, che fa da raccordo fra pubblico e palco, fa finta di essere una spettatrice che ha portato a teatro il suo bambino. Questo, sa come sono i bambini, si allontana dalla madre, sale sul palco e con il suo “hi pad” comincia a sfogliare le pagine. Tutto ciò è un pretesto per far sì che noi iniziamo lo spettacolo a cantare, ballare ad esibirci nei vai musical. E tutti noi artisti non vestiamo i costumi dei vari musical. Siamo vestiti normalmente, tutti eleganti, ma niente costumi”.



Ha cominciato a fare spettacolo da giovanissima. A quali sacrifici è dovuta andare incontro?

“Ma, forse ho giocato meno da piccola nel cortile con le mie coetanee. Il fatto è che da allora mi ha sempre affascinato la danza e tra lo scegliere di dover giocare a palla con le amichette e studiare danza, preferivo la seconda soluzione. Per me andare a danza era un gioco. Se questo era un sacrificio…”.



Ha partecipato a tanti spettacoli, musical. Il suo primo spettacolo fu Un mandarino per Teo. Ricorda con piacere quel momento?

“Altro che. Conobbi Pietro Garinei, un mostro per tutto ciò che aveva fatto e Gino Landi, che considero il mio pigmalione. Mi fecero il primo provino e proprio Garinei mi apprezzò molto e mi disse che entro due anni sarei stata una delle protagoniste di una sua commedia musicale. Io non ci volli credere, pensavo che avrebbe pensato proprio a me. Invece… mi ritrovai tra i protagonisti di Un mandarino per Teo, accanto a Maurizio Micheli, Vincenzo Crocitti, Aurora Banfi, tutti mostri teatrali. Che bella esperienza”.



Sua mamma le ha trasmesso la passione per il canto. Cos’altro le ha insegnato come artista?

“Intanto mi h fatto evitare tanto sottobosco di personaggi che fuorviano, mi ha evitato tante situazioni sgradevoli e mi ha dato molto supporto morale. In questo lavoro le persone che fanno solo bla bla bla sono tante”.



Che ne pensa di questi talenti televisivi come The Voice o X Factor?

“Ben vengano, in un momento in cui la discografia non riesce più ad andare in televisione. Che deve fare un giovane se non può proporre la sua iniziativa discografica? Una volta c’erano spettacoli del sabato sera, come Fantastico, che avevano anche questo compito. Oggi il giovane deve trovare altre strade per farsi conoscere. E allora, come ripeto, ben vengano talent come questi”.



Il musical in Italia è seguito o è un prodotto tipico americano?

“Assolutamente no. Con questo spettacolo mi sto rendendo conto che il pubblico ama il musical. Vedo ogni sera ragazzi 20-25enni pazzi per il musical, che magari dopo lo spettacolo ti aspettano fuori per complimentarsi di ciò che stiamo facendo. Una vera soddisfazione. Sono state aperte ultimamente molte scuole di musical, anch’io ne ho aperta una a Chiavari. Una bella soddisfazione perché il musical anche in Italia è molto sentito”.



Lei canta, recita, balla. In Italia esistono poche artisti così polivalenti, mentre negli Usa è all’ordine del giorno. Come se lo spiega?

“Negli Stati Uniti fin dalle elementari i bambini tra le materie scolastiche hanno teatro, danza. E’ chiaro che arrivati a 20 anni siano già più preparati di qualsiasi altro artista italiano che magari inizia ad affacciarsi a quelle discipline tardi e che deve pagare corsi molto costosi”.



Ha messo a frutto la sua esperienza americana?

“Io avevo già la mentalità americana ancora prima di andarci. La meritocrazia e lo star quality sono fondamentali per andare avanti e che chiunque abbia idee e capacità, anche se arriva dal nulla, ha la possibilità di farsi sentire e notare. Il sogno americano esiste veramente: il problema è poi saper resistere ad essere abbastanza forti per competere”.



Una brillantissima carriera. Ma ha ancora il classico sogno nel cassetto?

“Mi piacerebbe fare un film musicale, come quelli che facevano Fred Astaire e Ginger Rogers. Mi piacerebbe che quello che faccio in teatro si tramutasse in una pellicola. Poi mi piacerebbe interpretare Fanny girl, emulando la Streisand. E’ il mio modello canoro di riferimento, il mio mito”.



Un pregio ed un difetto?

“Circa il pregio mi definisco molto solare. Circa il difetto sono molto pignola, ma sul lavoro, nella vita privata un po’ meno. Molte volte l’essere pignola sul lavoro si trasforma in ansia da prestazione. Specialmente prima di ogni “prima” importante non gradisco essere stressata, allora mi isolo”.



Progetti futuri?

“Porteremo ancora in tournèe questo spettacolo fino al 18 aprile (ultima tappa a Trieste), poi tornerò ad occuparmi della mia discografia e della promozione di alcuni singoli che sto preparando”.



DOVE, COME, QUANDO

The Best Of Musical – Concert Show con Arianna, Michele Carfora, Martina Colombari. Regia di Chiara Noschese – Auditorium Conciliazione (Via della Conciliazione, 4) il 25 e 26/03 ore 21. Per biglietti tel. 06.97602968
Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Marzo 2014, 19:41
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