Alessandro Gassmann dirige e interpreta
un Riccardo III anticonvenzionale

Alessandro Gassmann dirige e interpreta ​un Riccardo III anticonvenzionale

di Alessandra De Tommasi
Gotico alla Tim Burton, eppure elementare: lo stile di Alessandro Gassmann (ha deciso recuperato la n originale del cognome qualche anno fa) ha un marchio di fabbrica inconfondibile nella messa in scena RIII – Riccardo Terzo di Shakespeare.





Firma così per la prima volta anche la regia di un'opera del drammaturgo inglese, oltre ad interpretarne il tirannico protagonista. Lontano dalle rappresentazioni classiche, compresa quella di papà Vittorio per Ronconi del 1968, l'artista sceglie di dar vita ad un personaggio non più gobbo e raggomitolato su se stesso, ma statuario, imponente, addirittura mastodontico.



La deformità fisica acquista una valenza visiva diversa e questa distanza dalla tradizione gli permette una libertà fino a poco tempo fa impensabile: «Ho sempre avuto nei riguardi del Bardo - ha spiegato - produzione - forse per gigantesche ombre familiari, un certo distacco, un approccio timoroso».



Oggi, finalmente, ha trovato la chiave di lettura più adatta alla propria sensibilità, «mantenendo l'assoluta fedeltà all'originale per utilizzare un linguaggio comunemente parlato che permetterà di recitare in maniera che Shakespeare torni a parlare alla gente, come era in origine».



Il confronto con un classico rappresenta una sfida e rivela una visione dall'alto inquietante e mozzafiato al tempo stesso: una prospettiva inedita, insomma, molto lontana dalla presenza paterna.



DOVE, COME, QUANDO Fino al 6/04, ore 21, gio. e dom.ore 17, sb. ore 19, 12-17 euro, largo di Torre Argentina 52, infoline 06684000311



Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Marzo 2014, 10:11
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