Lupin ladro di ascolti per Netflix: 70 milioni di abbonati in 28 giorni. Tutti i segreti della serie che ha battuto Bridgerton

Lupin ladro di ascolti per Netflix: 70 milioni di abbonati in 28 giorni. Tutti i segreti della serie che ha battuto Bridgerton

di Alessandra De Tommasi

Un altro “colpo gobbo” messo a segno da Netflix, è il caso di dirlo: la serie francese Lupin con Omar Sy reinventa il mito del ladro gentiluomo in chiave moderna. Il protagonista Assane s’ispira all’eroe letterario in cerca di giustizia (o vendetta?) per il padre,falsamente accusato di un furto e poi morto in prigione in circostanze poco chiare. L’uomo non crede al suicidio e impiega venticinque anni di ricerche per trovare una pista plausibile. La tradizione dell’heist movie viene rivisitata in versione family drama con (pochissime) spruzzatine romance perché la storia è quella di un lupo solitario che vive nel passato e non riesce ad andare avanti. Un uomo geniale, certo, eppure imperfetto, ritratto con cura e capace di far breccia nel cuore del pubblico.

IL LIBRO - Le avventure di Arsenio Lupin ladro gentiluomo (Newton Compton Editore) nascono dalla penna del francese Maurice Leblanc nel 1905 e pare s’ispirino alle vicende realmente accadute ad Alexandre Marius Jacob. Donnaiolo impenitente, astuto mago del crimine e amante degli eccessi (ma non della violenza), ha un avversario – l’ispettore Garimard – che strizza l’occhio al britannico Sherlock Holmes. La serie tv, però, mette in scena un emulatore, quindi non riscrive la storia originaria.

IL PROTAGONISTA - Omar Sy, 42enne attore francese di origini senegalesi e mauritane, è noto soprattutto per la toccante commedia Quasi Amici, che gli ha fatto spiccare il volo. Lo si ritrova in Inferno di Ron Howard, nei blockbuster X-Men – Giorni di un futuro passato e Jurassic World, di cui girerà anche il prossimo capitolo, Dominion. Papà di 5 figli, è diventato un comico per caso in radio e da lì non si è più fermato. Il suo ultimo film, Il principe dimenticato, è disponibile su Amazon Prime Video.

RECORD DI ASCOLTI – Al top di Netflix: con 70 milioni di abbonati collegati in 28 giorni, Lupin batte le due serie più viste finora tra le original Netflix, ossia la saga in costume Bridgerton (63 milioni), tratta dai romanzi di Julia Quinn (Mondadori) e appena rinnovata per una seconda stagione, e La regina degli scacchi (62 milioni), che ha consacrato la bravura di Anya Taylor-Joy. Il ladro gentiluomo si è conquistato il primo posto in moltissimi paesi, tra cui Italia, Spagna, Polonia, Argentina, Vietnam, Filippine e Brasile.

LE NUOVE PUNTATE - La prima stagione di Lupin conta dieci puntate, di cui cinque disponibili su Netflix e cinque in arrivo probabilmente entro la fine dell’anno. «Metteremo più a fuoco il passato del personaggio» promette il creatore della serie, George Kay. Finora di Assane si conosce poco: ha un figlio, Raoul, da una ex moglie e non ha un compagna ossessionato com’è dalla vendetta. L’unico a collegare le azioni del ladro all’operato del Lupin letterario è il poliziotto Youssef Guedira, ignorato dai superiori.

IL TROFEO - La più grande fissazione di Assane è la famosa collana di Maria Antonietta, che il padre è stato accusato di rubare (ingiustamente) dal suo datore di lavoro. Il famoso collier è già stato al centro di un episodio storico di enorme rilevanza perché pare abbia scatenato addirittura la Rivoluzione Francese, stando ad alcune versioni. Commissionata da Luigi XV, la collana è stata motivo di  di uno scandalo a corte e quindi si presta alla perfezione per la storia della serie tv.

LE POLEMICHE - Alcune storie della serie ruotano attorno a razzismo e integrazione, argomenti molto cari a Omar Sy e al protagonista Assane. Lupin è stato infatti oggetto di molte critiche per la scelta di un attore di colore per dar vita al ladro gentiluomo. Le polemiche sulle scelte di casting hanno investito anche Bridgerton e per gli stessi motivi riferiti alla Regina Charlotte.

L’accusa di blackwashing e di dittatura del politically correct per fortuna si è spenta sul nascere.

SET CAPOLAVORI - La cornice del colpo del secolo di Assane è il Louvre, che ha realmente messo a disposizione gli spazi del museo parigino e ha anche permesso ad Omar Sy di restare da solo con la Monnalisa per una ventina di minuti. Il colpo d’occhio maggiore arriva però grazie alle scogliere di Etretat, dove il protagonista va in gita. Quegli scorci magici, con le pareti a picco scolpite dal vento, sono stati già immortalati dalle opere di Matisse, Delacroix e Monet.


VERSIONE ITALIANA - Tra le varie versioni (cinematografiche, televisive e animate) legate a Lupin c’è anche una declinazione made in Italy, il cortometraggio firmato da Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot) che ha come protagonista Valerio Mastandrea. Si chiama Basette e nel look il protagonista Antonio s’ispira al manga omonimo su Lupin III firmato da Monkey Punch. Del cast fanno parte Marco Giallini (Jigen), Daniele Liotti (Goemon), Luisa Ranieri (Fujiko) e Flavio Insinna (ispettore Zenigata).


Ultimo aggiornamento: Venerdì 22 Gennaio 2021, 09:10
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