Tutti pazzi per Bridgerton, la serie con Regè-Jean Page ambientata nell'ottocento tra romanticismo e nobiltà

Tutti pazzi per Bridgerton, la serie con Regè-Jean Page ambientata nell'ottocento tra romanticismo e nobiltà

di Alessandra De Tommasi

Il regalo di Natale (a puntate) più amato è arrivato su Netflix con la serie in costume Bridgerton. In due settimane ha conquistato 63 milioni di utenti e il quinto posto come prodotto original più visto nella storia della piattaforma streaming. Finora gli adattamenti dei romanzi d’amore d’epoca erano riservati ad un pubblico di nicchia, soprattutto femminile. Invece questo titolo - ispirato alla famiglia inglese di sangue blu più ammirata dell’Ottocento - è diventato un fenomeno senza precedenti, grazie ad un tocco trasgressivo e moderno. Il protagonista Regè-Jean Page (Simon) lo descrive come Jane Austen che incontra Gossip Girl in 45 (anziché 50) sfumature di grigio. Mistero, romanticismo e passioni con un cast sexy e una cornice fiabesca.

BESTSELLER – Una saga letteraria nata dai romanzi di Julia Quinn

La prima stagione è tratta dal romanzo Il duca e io (Oscar Bestseller Mondadori) scritto 20 anni fa da Julia Quinn: ne seguono altri 8, uno per ogni figlio di casa Bridgerton (Anthony, Benedict, Colin, Daphne, Eloise, Francesca, Gregory, Hyachint), l’ultimo dedicato alla madre Violet, più un secondo finale dei capitoli precedenti. Esistono altre due saghe legate allo stesso universo, con 4 titoli ciascuna: Rokesby (il prequel) e Smythe-Smith Quartet (in edicola).

IL CAST – Un mix di talenti in erba e Julie Andrews narratrice

Il Premio Oscar Julie “Mary Poppins” Andrew è la voce narrante della storia, Lady Whistledown, una misteriosa scrittrice di scandali dell’alta società ai primi dell’Ottocento, nel periodo Regency inglese. L’attrice è l’unico nome noto: il cast principale di talenti in erba è capitanato dalla coppia di interpreti di Daphne Bridgerton (Phoebe Dynevor della serie Snatch!) e Simon, duca di Hastings (Regè-Jean Page di Radici).

LA PRODUZIONE – La mano di Shonda Rhimes autrice di Grey’s Anatomy

Bridgerton è il primo progetto firmato da Shonda Rhimes (Grey’s Anatomy) per Netflix. Lo ha affidato al suo fidato collaboratore Chris Van Dusen che ha dato al periodo storico “un tocco moderno, effervescente, brioso”, lontano anni luce dai toni tradizionali finora usati, ad esempio, nelle trasposizioni di Jane Austen. “Le otto puntate fanno arrossire in maniera impudente, sono sexy, divertenti e pericolose, puntano al cuore con temi universali”.

I COSTUMI – L’epoca Regency in chiave moderna

Daphne indossa 104 abiti diversi, tra i 7500 disegnati per la serie dalla costumista Ellen Mirojnick: “addio colori pastello, il guardaroba è audace, sontuoso e moderno”.

Dal giallo di Penelope, figlia del barone Featherington, alle parrucche sempre diverse della regina, lo stile d’alta moda nasconde “spoiler” persino nelle acconciature, come le api simbolo di casa Bridgerton. In una scena si sente dire da una lady: “Si possono indossare abiti già messi?”.

LA DIVERSITY – La regina di colore e i nobili afroamericani

I nobili della serie, con a capo la regina Charlotte (Golda Rosheuvel), sono rappresentati sotto il segno della diversity tanto caro a Shonda Rhimes (come dimostrano le protagoniste di Scandal e Le regole del delitto perfetto, Kerry Washington e Viola Davis). Esiste un fondamento storico: Sophia Carlotta di Meclemburgo – Sterlitz, prima sovrana mulatta della royal family britannica, moglie del Re Giorgio III, aveva avi afroamericani.

LE MUSICHE – Sinfonie, quartetti d’archi più il pop di Billie Eilish

Il romantico tema musicale di Kris Bowers (Green Book), musicista noto per collaborazioni con Kanye West e Jay-Z, oltre che con il Premio Oscar Hans Zimmer, si alterna alla rivisitazione con quartetti d’archi di gioiellini pop. I più noti? Thank u, next di Ariana Grande, Bad Guy di Billie Eilish, Girls like you di Maroon 5 con Cardi B e In my blood di Shawn Mendes. I balli a lume di candela, con tanto di carnet e mani guantate, non sono mai stati così moderni.

TEMI TABU' – Conversazioni scottanti su aborto e omosessualità

Molti temi-tabù nella società dell’epoca sono invece argomento di conversazione tra i personaggi dei Bridgerton. Si parla di autoerotismo, ciclo mestruale, aborto e omosessualità, tutti considerati assolutamente “inappropriati” (basti pensare che un bacio comprometteva una fanciulla gettandola in disgrazia). Il personaggio di Marina Thompson, la lontana cugina di Lord Featherington appena nominata nei libri, resta al centro di molti di questi dialoghi “sconvenienti".

IL DUCA HOT - E la scena del cucchiaino scatena le fantasie del web

Le scene bollenti hanno come principale protagonista il duca di Hastings (Regè-Jean Page), trasformato da sconosciuto a sex symbol nel giro di poche ore. Con il lato B marmoreo in bella vista ha alzato la temperatura del web. Il momento più cliccato? Quando Daphne lo guarda mentre lecca il dolce dal cucchiaino in una sala da tè. La ragazza, pudica debuttante dell’alta società, inizia a sentire ribollire gli ormoni in presenza di Sua Grazia. La scena è diventata cult sul web al punto da ispirare addirittura la creazione di un apposito account Instagram.


Ultimo aggiornamento: Domenica 10 Gennaio 2021, 16:00
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