Bridgerton 2: «Senza il duca, meno sesso e più romanticismo»

Bridgerton 2: «Senza il duca, meno sesso e più romanticismo»

di Alessandra De Tommasi

Sexy anzi bollente: la prima stagione della serie Bridgerton ha infiammato gli animi con la presenza del Duca di Hastings, ma ora ci si chiede se i nuovi episodi, in arrivo il 25 marzo su Netflix, siano altrettanto bollenti, senza la presenza dell’attore Regè-Jean Page. Il racconto in costume, nato dai romanzi Regency di Julia Quinn ed editi da Mondadori, è stato trasformato in un cult a puntate da Shonda Rhimes, creatrice di Grey’s Anatomy.

Ogni ciclo (quattro confermati finora, più un prequel sulla Regina Charlotte) si concentra su un fratello o una sorella del casato Bridgerton che nell’Ottocento era uno dei nobili più influenti di Londra. Stavolta tocca al primogenito Anthony (Jonathan Bailey), il visconte, alle prese con la ricerca della moglie. Sì, anche lui metterà in mostra il fisico possente senza veli, ma, precisa lo showrunner Chris Van Dusen, «con meno scene di sesso. Ci siamo concentrati su un tipo diverso di romanticismo. D’altronde ogni coppia vive il rapporto in maniera diversa e stavolta la dinamica predominante è quella che parte dall’odio per sfociare in un’attrazione incredibile.

Si capisce quando le dita stanno per sfiorarsi, quando gli sguardi alimentano una certa tensione».

La fortunata, sulla carta, dovrebbe essere il diamante della stagione, Edwina Sharma (Charithra Chandra), una new entry corteggiatissima, appena arrivata dall’India con la mamma. Ad ostacolare, però, il matrimonio ci pensa la sorellastra di lei, Kate (Ashley Simone di Sex Education), che mai vorrebbe in famiglia un libertino dal cuore di pietra come Anthony.

«Questo triangolo – spiega l’attore – parte dal desiderio di proteggere le persone a cui si vuole bene, un tratto che accomuna Anthony e Kate». «Questi due – gli fa eco Ashley Simone – hanno sulle spalle tanti doveri e si sobbarcano il peso dei familiari considerando il loro benessere una priorità».

Ed è di nuovo Bridgerton-mania: in attesa della linea di make-up di Pat McGrath dedicata ai protagonisti, è boom di richieste di corsetti, balli in costume e di mazzi di glicine, il fiore-simbolo del casato. E a New York Bloomingdale’s ha aperto uno store con abiti ispirati alla storia.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Marzo 2022, 17:01
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