Willie Peyote: «Ermal Meta, che ruffiano». E lui risponde: «Queste cose potevi anche dirmele in faccia»

Willie Peyote: «Ermal Meta, che ruffiano». E lui risponde: «Queste cose potevi anche dirmele in faccia»

di Totò Rizzo

Polemica a distanza, da un canale di live-streaming al social, tra Willie Peyote ed Ermal Meta al Festival di Sanremo. Il rapper torinese - che ha portato in gara il brano “Mai dire mai” -  ha commentato la scelta di Meta di proporre nella serata delle cover "Caruso" di Lucio Dalla per l'interpretazione della quale l'artista albanese ha poi vinto il primo posto sugli altri 25 colleghi votati dall'orchestra. «Ermal il primo posto non se lo meritava per niente - ha detto Willie Peyote durante "Le cattive intenzioni", la diretta su Twitch nella quale commentava ogni sera i momenti della kermesse -.  Non ho alcun motivo personale per avercela con lui ma ha cantato "Caruso" nel giorno del compleanno di Lucio Dalla ed è stata una scelta molto ruffiana. Canta poi molto bene ma Annalisa, a confronto è il vulcano Etna. Non ho idea del perché di questa classifica. So che non si dovrebbe dire e che non sta bene ma la penso così»

Sanremo 2021, la delusione di Colapesce e Dimartino e Willie Peyote: «Il premio consegnato in una busta, come al supermercato»

Non si è fatta attendere la replica di Meta sul suo profilo Twitter: «Caro Willie Peyote, voglio farti un dispetto e dirti quello che penso.

Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e, se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica». Indirettamente Meta ha poi ribadito il concetto durante la conferenza stampa del podio finale questa mattina: «Ho scelto per la serata cover "4 marzo", una canzone molto difficile e non sapevo che avrei dovuto cantarla il 4 marzo. È stata una coincidenza molto bella. Ho cercato di cantarla nella maniera migliore possibile. Ultimamente cantare bene pare un crimine. I cantanti devono cantare. Non capisco le critiche».

Nella stessa occasione, un giudizio pesante Peyote lo ha espresso anche su Francesco Renga e Aiello: «Renga era uno dei rappresentanti della bella vocalità italiana ma stasera ha cagato sul microfono, dico soltanto che sembrava Aiello».


Ultimo aggiornamento: Domenica 7 Marzo 2021, 16:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA