Sanremo 2023, il ritorno di Tananai: «Quest'anno sono più riflessivo e maturo». E Biagio Antonacci approva

Sanremo 2023, il ritorno di Tananai: «Quest'anno sono più riflessivo e maturo». E Biagio Antonacci approva

di Totò Rizzo

«La mia concezione di “seriamente” è molto cambiata nel giro di un anno». Tananai è cresciuto e canta assieme a noi, al suo secondo Sanremo consecutivo da big. L’anno scorso arrivò ultimo («quest’anno per fare peggio dovrei farmi eliminare») ma nei mesi successivi ha fatto sfracelli: dai concerti ai tormentoni estivi (con Fedez e Mara Sattei) è stato un bagno di successo e popolarità che forse nemmeno lui si aspettava.

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Sanremo, il ritorno di Tananai

Il mutato concetto di “seriamente” vuol dire anzitutto forma vocale e fisica: lezioni di canto, corsette, vasche in piscina. E, anche se sorseggia un prosecchino, una vita meno sregolata. «Sono più maturo, più concentrato su me stesso, questo è un mestiere che ha bisogno anche di metodo. Ma il mio modo di essere resta lo stesso cioè sono sempre uno che ama cazzeggiare».

Gli porta ufficialmente la sua benedizione Biagio Antonacci («questo ragazzo ha l’energia e la simpatia giuste») che è anche il padre di Paolo, coautore del pezzo in concorso, ed anche ironica citazione di quel “Vorrei cantare come Biagio” firmata da Cristicchi nel 2005 che Tananai ha scelto come cover per la serata di venerdì, che eseguirà con il dj Don Joe, e Biagio stesso sarà della partita sul palco dell'Ariston proprio perché il giovane collega «mi ricorda la freschezza che avevo io agli esordi».

Al Festival con Tango: una svolta

La canzone in gara si intitola “Tango” e rispetto a “Sesso occasionale” del 2022 è una svolta: «L’anno scorso volevo portare un po’ di leggerezza, quest’anno ha prevalso la mia vena introspettiva, riflessiva. “Tango” parla di un amore a distanza in cui la distanza può anche essere di pochi chilometri. È il primo pezzo in cui non parlo in prima persona, non racconto direttamente di me. Finora non l'avevo  mai fatto per cui ho una certa sensazione di stranezza. Volevo portare una canzone di cui essere fiero anche perché tutto quello che mi è accaduto quest’anno mi ha fatto capire che le cose possono arrivare a una velocità folle ma che con la stessa folle velocità possono scomparire».

Motivo più serio, dunque, anche se Tananai non rinnega l’altra sua faccia, quella goliardica. «Non mi piacciono le etichette, la musica nasce al momento della creazione, secondo l’estro del momento.

poi può essere bella o meno bella». E a proposito di etichette, quando gli si chiede cosa ne pensa della polemica innescata in Parlamento da Fratelli d’Italia sulla partecipazione di Rosa Chemical al festival, agitando il timore di uno spot sulla teoria gender, risponde pronto: «Anche in questo caso sono contro ogni definizione, ogni timbro, ogni marchio. E poi, conoscendo Franco, l’unica cosa che farei con lui è andare a bere un bicchier d’acqua. Mentre andrei volentieri a farmi una birra con Ariete e un calice di vino con Lazza».

Il cantante galvanizzato dai prossimi live

Ovviamente gasato, Tananai, per i prossimi due importanti live (il 6 maggio al Palasport di Roma e l’8 al Mediolanum Forum di Assago): «Il palazzetto ti proietta in una dimensione assurda: vedere i ragazzini che cantano in coro le tue canzoni insieme a coetanei di tua madre… con mia madre stessa tra il pubblico, ovviamente, molto più ansiosa di me». Promette per l’Ariston un look ricercato («vorrei essere più elegante quest'anno»), e quando gli si chiede se essere “figo” aiuti, si schermisce: «Forse, in certi casi, non so… bisognerebbe domandarlo alla mia ragazza».

Comunque la pressione del palco sanremese è diversa rispetto a quella di un anno fa: «Era la prima volta e la vivevo con una bella dose di incoscienza ma con grande timore perché non sapevo cosa aspettarmi, in quale mondo sarei atterrato. Oggi conosco già il contesto, anzi sono anche più contento del fatto che ci saranno minori restrizioni e potremo vivere meglio il contatto con la gente, e per questo ho meno ansia pur essendo consapevole dell’occasione che un palcoscenico come quello offre di volta in volta. Non me ne faccio, di aspettative. Giuro, torno lì bello tranquillo».


Ultimo aggiornamento: Domenica 5 Febbraio 2023, 13:52
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