Sanremo, da Salvini a Santanché è polemica: «Riflessione su gestione Rai», «Festival comunista, qualcuno si faccia un esame di coscienza»

«Da ministro voglio salvare Sanremo: che il festival sia comunista non è una novità», ha detto Daniela Santanché

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di Redazione web

Sanremo, nel dopo Festival da Salvini a Santanché monta la polemica, e il dito viene puntato verso i vertici della Rai: «Va fatta una riflessione sulla gestione Rai», «Festival comunista, qualcuno si faccia un esame di coscienza».

«Ho scoperto chi ha vinto stamattina» il Festival di Sanremo, «auguri a chi ha vinto: non commento altro, sicuramente una riflessione sulla gestione Rai nel suo complesso andrà fatta». Lo ha detto Matteo Salvini, vicepremier e ministro per le Infrastrutture, a margine delle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita di Franco Zeffirelli, a Firenze. «Non ho visto la finale di Sanremo - ha spiegato -, ero con mia figlia, ho fatto due passi per Firenze. È molto più bello il centro di Firenze che altro...».

In generale, ha aggiunto Salvini, «ho avuto tanti e tali impegni che non ho avuto tempo di occuparmi di altro: ho guardato l'esibizione di Al Bano e ieri sera la mia compagna mi ha fatto sentire Gino Paoli. Io sono, come dice mio figlio, vecchio, e quindi mi piacciono questi artisti. Poi ce ne sono altri: Tananai e Ultimo sono quelli che sulle radio mi piacciono di più».

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Daniela Santanché: «Festival comunista»

«Da ministro voglio salvare il Festival di Sanremo se fosse come deve essere il festival della canzone italiana. Ci guardano in moltissimi stati quindi io non ne voglio parlare male ma qualcuno si deve fare un esame di coscienza: che il festival sia comunista non è una novità».

Lo ha detto la ministra del Turismo Daniela Santanché sulle polemiche relative al Festival di Sanremo, a margine dell'inaugurazione della Bit a Milano.

Coletta: Rimangono amarezze su attacchi personali

«Sono convinto che alcune parti di questo festival faranno parte della storia della tv. La commozione di aver vicino il presidente Mattarella è stata enorme, ed è un pezzo di storia che rimarrà. Ma rimangono anche le amarezze sugli attacchi personali ricevuti. Trovo incivile che i dirigenti del servizio pubblico siano attaccati sul fronte privato». Lo ha detto il direttore Intrattenimento Prime Time Ria Stefano Coletta, facendo un bilancio sul festival di Sanremo appena concluso.

«Io sono una persona perbene, sono un calvinista anche nella vita privata». «Le esternazione politiche fanno parte di una lettura di una manifestaizone coì importante - ha aggiunto -, ma il nostro lavoro è legato al prodotto tv. Vederlo così rappresenta la gioia più grande».

 

Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Febbraio 2023, 15:30
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