Booster Sanremo, lo show di Fiorello: «Sono io la vostra terza dose». Amadeus e Morandi si commuovono

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di Marco Castoro

Il sorriso spontaneo e gli occhi lucidi di Amadeus nella prima inquadratura del 72° Festival la dicono lunga su cosa significhi veramente questo Sanremo per lo stesso direttore artistico, commosso come non l’abbiamo mai visto, e per gli italiani che rivedendo l’Ariston stracolmo possono pensare davvero che il peggio sia passato.

Pochi minuti e arriva il primo big in gara. È Achille Lauro, non ci sono dubbi. Le lacrime sono già un ricordo. Si presenta con il torace nudo come fosse in spiaggia e questa volta i suoi quadri li sfoggia sul corpo, un museo di tatuaggi. È il battesimo del Festival e il preludio a Ornella Muti, poco sciolta e imbalsamata. Per fortuna arriva Gianni Morandi, emozionato anche lui. Standing ovation.

Il pubblico è caldo ed ecco Fiorello. Che si presenta come un killer pandemico, armato di termoscanner, occhiali scuri e mascherina nera. «Sono qui per la terza volta. Sono la vostra terza dose, il booster. Fanno certi tamponi qui a Sanremo che mi hanno tolto parte di materia cerebrale». E lancia il generale Figliuolo come direttore artistico per il prossimo Sanremo. Per poi sfottere i no vax facendo il braccio impazzito per colpa del cip inserito dai poteri forti. «Mi sento un po’ Mattarella. Nemmeno lui voleva tornare.

Voleva fare The Voice Senior. Mentre Draghi voleva fare il presidente della Repubblica per fare il discorso di fine anno a banche unificate».


“AMATEMA” - Dopo la gufata dello scorso anno - in cui Fiorello augurò il peggio ai futuri presentatori del Festival - per annullarla Amadeus ha dovuto baciare per dieci secondi il direttore di Rai1 Stefano Coletta con le mascherine dalle labbra rosse fiammanti.


AMADEUS ESCE DALL’ARISTON – Il direttore artistico si mette in testa il cappello da driver, si fa un giretto con un taxi aperto e va a prendere i Maneskin. Un siparietto divertente. Ed è l’esplosione di energia che il pubblico dell’Ariston aspettava. Tutti in piedi per applaudire chi sta sul tetto del mondo. E dopo i Maneskin un altro orgoglio italiano, Matteo Berrettini. Con Fiorello, papà e mamma Berrettini.

Dopo mezzanotte si balla con i Meduza. Una prima serata che piace. A cercare il pelo dell’uovo potremmo dire che in alcuni momenti le inquadrature hanno un po’ sfarfallato, facendo venire il mal di mare al telespettatore quando si sono esibiti Mahmood e Blanco. E poi lo zoom sulle file vuote in galleria forse era meglio non farlo vedere.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Febbraio 2022, 10:56
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