Sanremo, Fazio: "Non giudicate dagli ascolti,
Rifarei il Festival"
«Lo rifarei in eterno, nei prossimi giorni ripasseranno malinconicamente tutte le cose belle». La tv, ha sottolineato Fazio, «è l'unico ambito in cui il giudizio è sempre ex post e deriva solo dalla lettura degli ascolti. Se si chiede un giudizio subito dopo una trasmissione, si ottiene una certa risposta; dopo la lettura degli ascolti la risposta cambia. Ma non stiamo parlando di una catastrofe: si usa la parola flop in modo sciocco, si è trattato di un ascolto inferiore rispetto all'anno scorso che ha tanti perchè. A volte fa un pò sorridere l'imputazione di quelli che dicono 'non avete fatto questo o quellò: un conto è il desiderio, un conto è il possibile».
Chiamato a darsi un voto, il conduttore ha sottolineato: «È molto difficile giudicare se stessi, se il metro di giudizio è solo l'ascolto non posso che riconoscere il calo e cercare di capire perchè e se ci sono responsabilità. Naturalmente è un'analisi che farò. Quando si fa due volte la stessa cosa si è troppo aderenti alla prima, invece bisognerebbe avere la forza di azzerare tutto e non rifarsi mai a se stessi».
l festival, comunque, ha risposto alle sue aspettative: «La musica è stata inaspettata, i cantanti non erano sanremesi, gli ospiti internazionali fuori dall'ordinario, da Nutini a Cat Stevens, da Rufus a Damien Rice e Stromae. Ligabue due volte sul palco è stato un regalo meraviglioso. E poi Baglioni, Gino Paoli, il pop di Raffaella e Renzo Arbore, c'è stato tutto, una contaminazione nel segno, spero, dell'eleganza e dell'inedito. E Crozza non poteva andare meglio di così». La difficoltà di Sanremo, ha ribadito Fazio, «è che si prepara troppo tempo prima di quando si va in onda ed è una macchina molto complicata, ma è la cosa più bella che possa capitare».
Ultimo aggiornamento: Domenica 23 Febbraio 2014, 11:04
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