Sanremo 2023, Mara Sattei: «Sarò la voce delle donne vittime di un amore tossico». In gara con un brano scritto da Damiano dei Maneskin

Sanremo 2023, Mara Sattei: «Sarò la voce delle donne vittime di un amore tossico». In gara con un brano scritto da Damiano dei Maneskin

di Rita Vecchio

E’ l’eleganza timida di chi sta sotto riflettori illuminati a giorno con la consapevolezza che la musica è l’unica alternativa che vuol provare. In un mondo musicale contemporaneo interessante ma che corre alla velocità della luce, Mara Sattei arriva al suo primo Festival di Sanremo con “Duemilaminuti”, brano scritto da Damiano David (Maneskin) che parla di rapporti di coppia tossici e malati. «Do voce a una tematica attuale che è la manipolazione affettiva. La conseguenza è l’annullamento della persona, il non sentirsi abbastanza, creando ferite che a volte fanno più male di quelle visibili».

Nata e vissuta a Fiumicino «in una famiglia che ama la musica», classe 1995, a vent'anni lascia il lavoro da commessa per dedicarsi totalmente alla musica. Un disco di debutto “Universo” con feat. con Giorgia, Gazzelle, Carl Brave e Tedua, la hit della scorsa estate con Tananai e FedezLa dolce vita”, Mara Sattei è figlia del suo tempo. Già dal gioco nato sui social dello stesso nome d’arte, uno switch di consonanti con quello di battesimo, Sara Mattei. Ma lo dimostra anche lo spartito, con le musiche scritte insieme al fratello Davide, conosciuto prima come Tha Supreme e poi come Thasup. «Salire su quel palco calcato da tutta la musica italiana - racconta Mara Sattei -  è una cosa pazzesca e impensabile.

La me di sei anni fa non l’avrebbe minimamente immaginato». Fino a non molto tempo fa, con convinzione, diceva che a Sanremo non ci pensava (ma è pure vero che a cambiare in questi anni è stato proprio il Festival, diventando più appetibile per artisti giovani come Mara Sattei).

«Ho più adrenalina che paura, e spero di rimanere così fino al Festival (sorride, ndr)». Il consiglio di Damiano? «Mi ha detto di divertirmi e di giocare. La musica dovrebbe essere libertà, anche di sbagliare. E sbagliare è la mia grande condanna. Sono una perfezionista. Penso a fare tutto con una precisione maniacale. Uscire da questo schema è difficile, perché ti trovi a fare i conti con te stessa». Mara Sattei arriva al Festival dopo avere già collezionato 13 dischi di platino e 1 disco d’oro. 

Intervista completa sarà pubblicata nei prossimi giorni su Leggo. 


Ultimo aggiornamento: Domenica 29 Gennaio 2023, 09:44
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