Sanremo 2023, quando J-Ax a diceva: «Prometto che non salirò mai sul palco dell'Ariston». Ecco cosa è cambiato

Il cantante ha spiegato tutte le sue motivazioni e le contraddizioni sui social, ormai pronto verso la kermesse di febbraio

Sanremo 2023, quando J-Ax a diceva: «Prometto che non salirò mai sul palco dell'Ariston». Ecco cosa è cambiato

Tra i big che parteciperanno a Sanremo ci sono gli Articolo 31, ma i più attenti hanno notato la super gaffe di J-Ax. In un'intervista a giugno, infatti, il cantante aveva promesso ai suoi fan che non sarebbe mai salito sul palco dell'Ariston, una promessa infranta ma che dimostra come solo gli ottusi non cambiano mai idea.

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Fra le pagine del settimanale Oggi ha detto: «Io a Sanremo? Mai. È una promessa che voglio mantenere per i fan». Poi ieri, tra i nomi fatti da Amadeus sui big che parteciperanno al Festival, spunta anche quello del cantante degli Articolo 31. «Siamo tornati, ancora più incistati, coi muri imballati, dai dischi certificati», rappa così J-Ax nel freestyle pubblicato su Instagram dopo l’annuncio dei Big in gara al Festival di Sanremo. In effetti non solo c'è la grande novità della sua partecipazione al Festival, ma anche del fatto che torni come duetto e non da solista come ha fatto negli ultimi anni.

Il rap

Sanremo segna quindi, di fatto, una reunion, ma garantisce: «Zero operazione nostalgia, è un’operazione tipo chirurgia facciale che vi cambia i connotati. Avevo detto mai più con Jad o con Fedez. Avevo detto mai un talent alla tele. La vita poi m’ha detto: c0glione perché ti blocchi? Lo sai chi non non cambia mai opinione? Gli ottusi e i morti. Ho detto mai Sanremo e ci vedremo all’Ariston e se ti manda in acido succhiami il Gaviscon. Non voglio mai più prendere un amico per il collo e sciogliere una band perché maniaco del controllo. Non sono un dittatore come Kim in Nord Corea. Quindi quando Jad ha detto: andiamo. Ho detto: bella idea. Partiamo da Milano. Mecca degli zanza, Beppe si fa i selfie in Sala, ma in cantina scracka senza soldi in tasca. L’inclusività è una farsa, puoi chiamarla nolo ma rimane un nolo-gramma. Quindi l’Articolo ritorna. Non siamo un monumento, siamo il piccione che ci caga sopra».

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La spiegazione quindi di tutti i suoi "no" e dei ripensamenti è arrivata dal diretto interessato. Non resta che aspettare febbraio e godersi lo spettacolo.


Ultimo aggiornamento: Martedì 6 Dicembre 2022, 14:56
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