Sanremo 2023, Giorgia: «Non ho mai smesso di mettermi in gioco, dal Festival mi aspetto un'emozione»

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di Totò Rizzo

«Da Sanremo mi aspetto molta emozione che è il sentimento che mi piace di più provare, quello che mi spinge a fare le cose». Giorgia spiega così il suo ritorno al Festival dove è in gara con “Parole dette male”. Amadeus è stato fondamentale per convincerla al grande passo: «Mi ha motivata in maniera incredibile. Intanto mi ha fatto pensare che in un certo senso lo dovevo al mio pubblico. E poi sono nata qui, è anche in fatto di riconoscenza nei confronti del Festival». Aveva anche voglia di rimettersi in gioco, la cantante romana. «Io non ho mai smesso di mettermi in gioco, nella mia vita e nel mio lavoro. Però stavolta ho capito che era arrivato il tempo di risorgere da un momento incertezza, di reinventarsi nella creatività, di ricostruirsi».

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Parole dette male, la mancanza (anche) di Alex Baroni

 

Per quel che riguarda la canzone in gara: «In verità avevo già il vestito pronto. E' sempre difficile spiegare una canzone ma credo che il messaggio che arrivi da "Parole dette male" sia proprio questo: bisogna lasciarsi alle spalle le cose che abbiamo vissuto, lasciarle nella memoria ma necessariamente anche pensare al presente e a quello che verrà. La vita è fatta di mancanze, di assenze. Io ne ho provate tante, nei miei anni. A partire da Alex (Baroni, ndr) e poi altre volte. Quando mi è arrivata il motivo ho pensato che intanto fosse bello da cantare, che avesse una scrittura molto moderna, musicalmente mi convinceva parecchio. Poi sono arrivate le parole; l'esperienza di un'assenza, di una mancanza ma anche di cose concrete, sì credo proprio fosse la canzone giusta da portare qui». 

Il duetto con Elisa

 

Sul duetto con Elisa della serata delle cover: “Io ed Elisa ci ispiriamo a vicenda, oltre che a darci coraggio sul palco. Ho pensato subito a lei, a quel 2001 quando lei vinse con “Luce” e io arrivai seconda con “Di sole e d’azzurro”. Poi lei l’anno scorso tornò in gara a Sanremo, io ci sono tornata quest’anno, sembrava una coincidenza e così mi sono detta: quale occasione migliore? Scenderemo le scale insieme e ci daremo la mano per farci forza”.
E poi Elisa è tra le autrici del nuovo disco “Blu” che esce il 17 febbraio (insieme a Francesca Michielin e Mahmood).

Disco che vedrà poi il suo momento live con i concerti che Giorgia porterà in vari teatri lirici italiani. “Mi emoziona poter cantare in posti di così grande bellezza, credo che ognuno di noi abbia bisogno di bellezza soprattutto in un momento come quello che stiamo attraversando. Mi piace l’idea di portare la mia musica in quei luoghi”. Il tour parte il 2 maggio dal San Carlo di Napoli per concludersi il 12 giugno al Teatro dell’Opera di Roma. E la Scala? “Credo che ci abbiano provato ma non abbiano trovato incastri con le date”. Tra novembre e dicembre invece Giorgia tornerà a cantare nei palazzetti (debutto al Mediolanum Forum il 7 novembre). Sì, è davvero quasi una rinascita.

Pippo Baudo

 

Ha un pensiero per Pippo Baudo, Giorgia, che da questo palcoscenico, come direttore artistico, la lanciò: "Ogni volta che sono venuta qui e lui non c'era gli ho telefonato, Stavolta no, però confesso che ieri sono passata dal suo camerino come facevo prima di ogni serata, di ogni esibizione al festival. Mi tranquillizzava, mi portava fortuna. Sì, sono passata dal suo camerino come in pellegrinaggio prima della prova generale. E credo proprio che domani sera, quando toccherà a me, qualche ora prima gli telefonerò".


Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Febbraio 2023, 15:08
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