10 E LODE
AMADEUS
Standing ovation. Ha stravinto. Negli ascolti, come direttore artistico per le scelte dei cantanti e come conduttore. Sempre più padrone del palco, sempre pronto a mettere tutti a proprio agio, autoironico e liberato dal ruolo di spalla di Fiorello. Lesto a esibirsi pure come comico (soprattutto con Rkomi, la vittima designata). Poi la telefonata di Mattarella è il fiore all’occhiello.
Sanremo 2022, dopo il Festival dei record la Rai già pensa all'“Ama 4”
10
MAHMOOD & BLANCO
Hanno vinto come era facile pronosticare. Sono piaciuti a tutte le giurie. Due numeri uno che si sono messi assieme è stata una mossa intelligente, come ha sottolineato anche Amadeus. All’Eurofestival possono ripetere l’exploit dei Maneskin.
9
MANESKIN
Grande emozione rivederli sul palco dell’Ariston. Questa volta con il pubblico in tripudio. Se fossero stati in gara avrebbero vinto un’altra volta. Commoventi le lacrime di Damiano per “Coraline”.
8
GIANNI MORANDI E JOVANOTTI, DRUSILLA FOER
Evergreen Morandi. Entusiasmo, carica e anche un po’ di commozione. Quanto basta. Grande Jovanotti che lo ha accompagnato per amicizia. La loro cover passa alla storia. Che dire di Drusilla? Strepitosa. Vincono cultura e meritocrazia. Anche se non è facile togliersi i baffi.
7
MARIA CHIARA GIANNETTA, FIORELLO E CESARE CREMONINI
“Blanca” è stata la più bella e piacevole sorpresa del Festival. Non solo della fiction di Rai1. Spigliata e intelligente, l’entusiasmo di Maria Chiara ha conquistato tutti. Fiorello sempre al top. Memorabili le canzoni tristi che diventano allegre e la terza dose del killer pandemico. Cremonini padrone del palco: un’ondata di ritmo e di bella musica.
6
SABRINA FERILLI E MARCO MENGONI
La Ferilli almeno non ha sfornato un monologo. Rispettosa delle competenze altrui. «Ma perché la presenza mia deve essere per forza associata a un problema per giustificare il fatto che sto qui. La leggerezza non è superficialità». Ottima performance di Marco Mengoni in compagnia del giovane attore Filippo Scotti. I due hanno letto una marea di cattiverie che gli odiatori dei social scrivono.
5
MASSIMO RANIERI, CHECCO ZALONE, ROBERTO SAVIANO
Ranieri, al contrario di Morandi, è sembrato antico.
4
IL VESCOVO DI VENTIMIGLIA E SAN REMO
Si è scagliato contro l’esibizione di Achille Lauro reo di aver preso in giro il sacramento del battesimo. «Tutta colpa della povertà artistica che ricorre a mezzi di fortuna, un indecoroso scempio, una deriva educativa dei più giovani e un mondo mediatico dominato dal pensiero unico». In pratica Lauro è da scomunicare. Poi il monsignore cita il proverbio “Raglio d’asino non sale al cielo”, una conclusione davvero degna del suo intervento. Amen.
(Monsignor Antonio Suetta, vescovo di Sanremo)
3
ORNELLA MUTI
Grande attesa per la prima presenza dell’attrice che invece è apparsa imbalsamata e poco brillante. Il valore aggiunto della sua presenza non l’ha percepito nessuno. Come presentatori improvvisati ci hanno messo più impegno altri due attori come Lino Guanciale e Claudio Gioè.
2
ORIETTA BERTI E FABIO ROVAZZI
Orietta Berti è molto più divertente quando sta al tavolo di Fabio Fazio. Sulla nave invece non fa breccia. Sarà pure simpatica, ma quei vestiti così pomposi e il ruolo da conduttrice non si addicono a lei. Rovazzi ha fatto la sua ombra imprigionata.
1
GLI ATTIVISTI GREENPEACE
Che cosa non si fa pur di fare parlare di sé. L’azione di 10 attivisti di Greenpeace, 4 uomini e 6 donne di età compresa tra i 26 e i 44 anni, tutti italiani sono sembrati davvero fuori luogo a Sanremo, al festival della ripartenza. Insomma, hanno stonato.
0
LORENA CESARINI
Il razzismo non c’entra, anche perché l’attrice (seppure a Sanremo non ne ha dato grande prova) non è mai stata vittima del colore della sua pelle. Come ha detto lei stessa nelle interviste pre-Festival. Ma allora sorge la domanda: sono stati gli autori a strumentalizzare il monologo? Anche perché il motivo delle discriminazioni erano i commenti di quattro imbecilli sui social.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Giugno 2022, 11:58
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