Il Festival della gioia, dell’amicizia e degli ascolti super chiude i battenti tra gli applausi. L’a.d. della Rai, Carlo Fuortes, dedica ad Amadeus il canto peana, quello di vittoria dedicato ai guerrieri che tornano dalla battaglia. «Il successo del pubblico giovane – sottolinea Fuortes – è il vero motore di questa edizione del Festival. È la qualità che muove il pubblico. Il Festival si è rinnovato confermando il suo status nazional-popolare. Visti i risultati si può dire che la Rai è entrata nella televisione del futuro». E chiude con una battuta: «c’è chi suggerisce di sostituire il cavallo di Viale Mazzini con Amadeus». Il direttore di Rai1 Stefano Coletta confessa di ammirare Amadeus per la sincerità, perché non è mai retorico, ognuno si sentiva accolto, protetto e aveva voglia di abbracciarlo. Per la Rai un grande successo anche dal punto dei ricavi. Il fatturato complessivo è stato di 42 milioni. Le spese leggermente inferiori a quelle dell’anno passato (lo ha detto Coletta senza dare le cifre).
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AMADEUS – «Per me oggi è una giornata speciale – ammette il direttore artistico – Il triplete è una sensazione particolare. Il 2020 è stato il Festival dell’assembramento. Ma dal sogno siamo passati al dramma del 2021. Questo Festival è figlio del Sanremo dell’anno scorso. Con i giovani tappati in casa. Ho pensato a loro per fare una rivoluzione musicale. Tra l’altro l’anno scorso ci fu un record di introiti pubblicitari perché le aziende hanno capito quanto i giovani siano una risorsa. Quest’anno ho ascoltato più di 300 canzoni prima di sceglierne 25. I miei superospiti erano i cantanti in gara. La mia paura era quella di restare contagiato: a ogni risultato negativo del tampone esultavo come un gol di Lautaro. Mi ha caricato molto la frase che l’ad Fuortes mi ha detto all’inizio: “Ho piena fiducia in te. Fai quello che hai in mente”. Devo dire che il mio primo Festival ha fatto Rumore, il secondo Zitti e Buoni, il terzo è da Brividi». E ora c’è da pensare al quarto. «Squadra che vince non si tocca – aggiunge Fuortes - Sarebbe pazzesco non partire da questa idea. Il primo a volerlo deve essere Amadeus». I tre momenti più emozionanti di Amadeus, ha confessato il diretto interessato, sono stati: 1) la discesa dalle scale all’inizio, 2) gli amici che sono intervenuti, 3) la musica con tanti superospiti in gara. «I vincitori Mahmood & Blanco – dice Ama - sono due talenti che sono stati molto intelligenti a unire le loro forze». Per il ministro Di Maio sono simbolo dell’Italia di qualità. Il responso totale delle giurie è stato del 51% (26% Elisa e 21% Morandi), al televoto 54% con Morandi secondo (23%) e Elisa (21%).
ASCOLTI SERATA FINALE - L’anteprima Sanremo Start (dalle 20:52 alle 21:17): 13.725.000 spettatori e il 52,3% di share. Prima parte (21:22-23:54): 15 milioni 660 mila spettatori, con uno share del 62,1%. Seconda parte (23:58–1:48): 10 milioni 153 mila spettatori, share del 72,1%. Proclamazione vincitore: (1:49-1:56): 6 milioni 422 mila, share del 73,4%. Ascolto complessivo medio: (21:22–25:48): 13 milioni 380 mila spettatori, share del 64,9%. Il picco della serata alle 22:38 quando gli spettatori arrivano a 16.984.000 (63,82%) durante l’esibizione delle Farfalle Azzurre.
Il target giovanissimi ha raggiunto il 73,5% di share tra i 15 e i 24 anni. Alta anche la percentuale di laureati (64,1%). Più alto risultato di download nelle piattaforme digitali, 28 milioni di visualizzazioni nelle cinque serate. Le clip più viste: Maneskin con “Coraline”, Mahmood & Blanco, tra i 15 e i 24 anni vincono Morandi e Jovanotti.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Febbraio 2022, 06:55
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