Sanremo 2022, Amadeus a RTL: «Per sceglierle, ascolto le canzoni ovunque». Sui co-conduttori: «Muto sono»

Vado a Sanremo a metà gennaio

Sanremo 2022, Amadeus a RTL: «Per sceglierle, ascolto le canzoni ovunque». Sui co-conduttori: «Muto sono»

Novità su Sanremo 2022. A comunicarle è proprio il conduttore e direttore artistico, Amadeus, che ai microfoni di RTL102.5 ha svelato alcuni retroscena sull'attesa kermesse canora, in onda dal 1° al 5 febbraio 2022.

«Arrivano tra i giovani mediamente 800 canzoni più quelle di Area Sanremo quindi circa 50. Ascolto le canzoni più volte, guardo i video e mi leggo la biografia. Dei Big quest’anno circa 330, di questi ne ho presi 22. Le canzoni le ascolto in qualsiasi momento perché devo assimilarle tanto, non deve ascoltarle nessuno, è una decisione che prendo da solo. È la cosa più importante e anche più difficile del Festival secondo me. Ci tengo a non sbagliare la composizione dei cantanti in gara, per me Sanremo parte da lì. Le canzoni le ascolto ovunque: a casa, in macchina è fondamentale».

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Una delle domande frequenti da parte del pubblico riguarda proprio i criteri di scelta delle canzoni. E  Amedeus risponde: «Lavoro a Roma, vivo a Milano e spesso faccio avanti e dietro in macchina. Nel momento in cui ascolto una canzone mentre guido mi accorgo se ho voglia di alzare il volume o se mi distraggo: se ascolto una canzone e penso ad altro e la canzone è finita, allora vuol dire che forse non mi ha catturato». E spiega: «Faccio una lista e poi dopo quattro giorni la cambio. Quando arriva la mia lista definitiva Sanremo è fatto. Impiego un mese e mezzo circa».

Gli speaker di RTL chiedono al conduttore un piccolo spoiler sulla co-conduzione, molto chiacchierata, di Tommaso Paradiso. «Muto sono. Non dico nulla», scherza Amadeus. «A me piace quando si vocifera. Credo di essere stato già sul palco prima ancora di iniziare con almeno trenta signore dello spettacolo e non solo, anche tanti amici. È giusto che accada questo: Sanremo appartiene a tutti e tutti devono dire ciò che pensano. Io né confermo né smentisco».

E sulle donne che calcheranno il palcoscenico, preferisce non sbottonarsi, puntando piuttosto sugli abiti che indosserà. «Ho scelto i tessuti. I vestiti li faccio scegliere a mia moglie, perché sono anche daltonico un po’, infatti vesto sempre di nero e blu. Devo vedere i colori decisi: il giallo deciso lo vedo, i colori pastelli mi incasinano un po’».

A Sanremo, c'è l'attesissimo ritorno di Elisa a Sanremo. E Amadeus, emozionatissimo, svela: «Torna dopo 21 anni sul palco di Sanremo, una gioia pazzesca. Quando mi hanno detto che avrebbe voluto farmi sentire la canzone per tornare in gara per me è stata una gioia. I cantanti, secondo me, hanno un’importanza e visibilità maggiore se vengono in gara rispetto a quando vengono come ospiti, perchè di loro e delle loro canzoni si parla dal 4 dicembre al 5 febbraio».

La grande emozione è legata anche al ritorno di Gianni Morandi a Sanremo, in passato anche conduttore del Festival. «Ma vi rendete conto che Morandi verrà in gara a Sanremo? Io ancora non ci credo» dice entusiasta. «A un certo punto Jovanotti ha chiamato Gianni, gli ha detto che aveva un pezzo e di farmelo sentire per vedere se poteva piacermi. Gianni mi ha chiamato dicendo che voleva candidarsi per il Festival di Sanremo dicendomi che se mi piaceva sarebbe stato disponibile. L’annuncio l’ho dato il 4 dicembre e nessuno sapeva chi avrei preso. Quando ho sentito il pezzo mi è piaciuto molto, c’era una bella energia e un bel testo, perciò quando ho ufficializzato che ci sarebbe stato Gianni Morandi ero emozionato anche io».

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Capitolo giuria demoscopica. «Sarà una giuria demoscopica più ampia, saranno in mille. Ci sono più modalità di voto, saranno presenti anche le radio e anche loro voteranno. Perché la radio non può votare? Non è possibile che in un luogo in cui si fanno canzoni che poi andranno in radio, non ci siano le radio. La radio deve avere il diritto di dire la sua all’interno del Festival.

Ci sarà il pubblico a casa, fondamentale, ricordiamo che l’anno scorso il televoto ha dato la vittoria ai Måneskin e questo è importante. Non c’è un modo per vincere Sanremo. I Måneskin? Sono un gruppo che era già sul trampolino di lancio, io non ho meriti per il loro successo, ho solo scelto la loro canzone. Ora sono ricercatissimi».

E conclude l'intervista, raccontando della vita che conduce durante quella settimana: «Vado a Sanremo a metà gennaio, faccio l’ascolto delle canzoni nella sala stampa intorno al 13-14 gennaio e poi vado a Sanremo. Prima che inizi il festival si chiude tutto il lavoro fatto, perché chiaramente è preparato già da agosto. Si assiste alle prove dei cantanti a teatro e quella è una cosa importante. Poi ci sono le riunioni. Durante la settimana del Festival c’è un ritmo che è sempre lo stesso: lo sanno ormai, i miei Festival non finiscono prestissimo. Si mangia qualcosa magari alle 4 del mattino, in un albergo a tre stelle a conduzione famigliare. Si va a letto per le 4.30 del mattino, ci si sveglia alle 9.30 del mattino e poi si va a fare la conferenza stampa» dice Amadeus. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 17 Dicembre 2021, 20:52
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