«State allerta, saremo radioattivi, emaneremo onde speciali». Rettore torna a Sanremo e stasera all'Ariston accompagnerà La Rappresentante di Lista nella cover della sua Splendido splendente, tra le hit che la accompagnano da una carriera.
Contenta?
«Emozionata. Qui sono stata in gara quattro volte, la prima nel '74 e l'ultima vent'anni dopo. A 21 anni cantavo di una ragazza che troncava un amore malato per uno più giusto, a 41 la consapevolezza di una donna che dice io sto per i fatti miei poi, se ci va di far qualcosa, ci sentiamo».
Sempre anticonformista.
«Mai puntato alla trasgressione. A dare una scossa, piuttosto, un brivido. Mal sopporto il perbenismo».
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Con i ragazzi de LRDL è stata subito sintonia?
«Li trovo fantastici, spaziali.
Il bisturi tagliente di Splendido splendente è più che mai all'opera tra ritocchini e ricostruzioni.
«È stata sempre vista come una canzone contro la chirurgia estetica. In realtà era solo contro una moda amplificata dai giornali già 40 anni fa. Poi ognuno è libero di fare quello che gli pare, viva la voglia di cambiamento, nel sentimento, nel sesso, tra i generi».
Ci tornerebbe in gara a Sanremo?
«Potrei risponderle: sono un'anziana signora e per me è troppo lungo. Ma il concetto d'età è molto cambiato. Oggi le anziane signore sono delle pazze che vanno ai concerti di Elio e le Storie Tese. O di Rettore».
Cosa dà fastidio all'anziana signora?
«Vorrei vivere in un'Italia migliore. Più rispettosa degli altri, meno ipocrita, meno ostentatamente buonista. Mi piacerebbe poi se trattassimo meglio questo piccolo pianeta su cui viviamo».
La politica?
«No, quella no, no, no e poi no».
Un sogno ancora. Trasgressivo magari
«La deluderò. Un cavallo su cui cavalcare in riva al mare. Mica è trasgressiva la libertà».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 4 Marzo 2021, 15:24
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