Sanremo 2021, finita la riunione Amadeus-Salini. Il conduttore ribadisce la sua posizione: per il festival serve il pubblico. Protocollo al Cts

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di Marco Esposito

È finita la riunione tra Salini, Amadeus e Lucio Presta per decidere i destini di Sanremo 2021. Il caos innestato dal tweet di Dario Franceschini, con il quale il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo chiudeva di fatto il teatro Ariston alla presenza di qualsiasi tipo di pubblico, anche di figuranti, è deflagrato direttamente in casa Rai. Infatti, Amadeus - dopo le parole del ministro - insieme al suo staff si sarebbe imposto una riflessione sul futuro del Festival.

Nel corso della riunione che è durata circa due ore, Amadeus non avrebbe fatto altro che ribadire la sua posizione, ovvero quella che ha sempre portato avanti: senza pubblico non si può fare il Festival. Amadues, che è anche il direttore artistico della manifestazione canora - da uomo televisivo, ha sempre detto di ritenere essenziale il pubblico per la riuscitat dello show . 

Ovviamente nessun ultimatum o aut aut da parte del presentatore, che non vuole sindacare sulle regole del Dpcm, ma ha ribadito - da uomo di televisione - che senza certi "ingredienti" non è possibile, secondo lui, fare un buon Festival di Sanremo.

Inoltre, secondo quanto ricostruito da Leggo, il Teatro Ariston in queste settimane sarebbe stato adattato più che in passato ad essere un vero  e proprio set televisivo: sono state rimosse alcune file di poltrone per ingrandire la scenografia, trasformando il famoso teatro in uno studio televisivo. 

GLI ESPERTI DEL CTS

Gli esperti del Comitato tecnico scientifico hanno ribadito le proprie perplessità sulla possibilità di far svolgere il festival di Sanremo con la presenza del pubblico, seppur composto da figuranti. È questo, secondo quanto si apprende, l'orientamento dei tecnici del governo al termine della riunione con i vertici della Rai per fare il punto sull'organizzazione dell'evento in programma all'inizio di marzo.

Nella riunione con il Comitato tecnico scientifico, la Rai - a quanto si apprende - ha approfondito le linee guida del protocollo sanitario e organizzativo che sarà ufficialmente sottoposto al Cts all'inizio della prossima settimana.

A quanto emergerebbe, a preoccupare non sarebbe tanto la gestione degli spazi chiusi, come l'Ariston ed eventualmente il Palafiori, quanto l'esterno dove si rischiano eventi imprevedibili e assembramenti. Un problema che si porrebbe indipendentemente dalla presenza del pubblico in platea e della realizzazione del festival a porte chiuse. 

 


Ultimo aggiornamento: Giovedì 28 Gennaio 2021, 19:24
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