Sanremo 2020, Roberto Benigni fa la cover di se stesso. Fiorello assente, è giallo

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di Marco Castoro
Aridateci Fiorello. Potrebbe essere questo il Sanremo pensiero della terza serata del Festival. Lo showman siciliano non a caso si è preso la serata libera proprio quando sul palcoscenico dell'Ariston è arrivato Roberto Benigni. Se gli ascolti in questo giovedì dovessero calare, tutti direbbero che senza Fiorello il Festival non è super. Ed è proprio così. Perché Benigni con il suo monologo sul Cantico dei Cantici, seppur poetico, ha rischiato di annoiare il pubblico.
 
 


Per carità, recitazione e spunti sempre all'altezza del suo talento, tuttavia la gente da Benigni si aspetta qualcosa di più goliardico, soprattutto in una edizione del Festival tra le più divertenti di sempre. Eppure il trionfale ingresso dell'attore toscano, accompagnato dalla banda come un capo di Stato, faceva ben sperare per una serata alla Fiorello. Ma questo Benigni è rimasto indietro con i tempi televisivi e nel festival dei monologhi il suo è quello più noioso. Anche perché è sembrato fare la cover di sé stesso.

Qualche buona battuta nella fase di riscaldamento però c'è stata. Come il fatto di ricordare che essendo la serata delle cover avrebbe potuto ripetere le gesta birichine che hanno fatto la storia della televisione. Come l'assalto ai gioielli di Baudo: «Potrei agguantare anche i tuoi soliti ignoti», ha detto ad Amadeus. Simpatica anche la battuta sulla giuria che può votare al citofono dell'Ariston: «Ci hanno detto che qui c'è gente che canta». Ogni riferimento a Matteo Salvini non era certo casuale. Poi però i 40 minuti del monologo hanno spento tutte le velleità. È come guardare un tempo di una partita inchiodata sullo zero a zero dal fraseggio a centrocampo, senza mai un tiro in porta.

Tra gli altri ospiti dell'interminabile terza serata si sono guadagnati la pagnotta sia Mika sia le magnifiche sette artiste pronte a lottare contro la violenza delle donne. Il 19 settembre all'Arena Campovolo scenderanno in campo Gianna Nannini, Fiorella Mannoia, Laura Pausini, Giorgia, Emma, Elisa e Alessandra Amoroso.
Chi è sembrato messo in castigo è Tiziano Ferro. Chissà forse l'hashtag #Fiorellostattezitto ha dato fastidio allo showman il quale non lo ha nascosto. Sta di fatto che l'artista è apparso in scena a mezzanotte, ancora più tardi del solito.

E le donne? Georgina Rodriguez ha fatto la sua figura, seppure la gag delle magliette di Amadeus è apparsa una lontana parente rispetto a quelle di Fiorello con Djokovic. Però Amadeus almeno ha potuto abbracciare Cristiano Ronaldo. Della conduttrice albanese Alketa il pubblico si ricorderà il mal di testa provocato dal suo modo velocissimo di parlare. Davanti a lei stanno tutti un passo indietro, se non altro per proteggere i timpani.

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Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Febbraio 2020, 09:11
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