Sanremo 2020, settanta voglia di musica. Il Festival si autocelebra

Settanta voglia di musica, Sanremo si autocelebra

di Totò Rizzo, Rita Vecchio
Anche ieri sera come nel 1968 Fausto Leali ha cantato al Festival una sola sera perché quella volta la sua Deborah non arrivò in finale. Stavolta era invece ospite di Michele Zarrillo nella serata delle cover sanremesi per celebrare Sanremo nel 70° anniversario. E ha dato una bella lezione di rhythm'n'blues. Per non contraddire la sua fama di personaggio contro Junior Cally ha scelto il Vasco Rossi di Vado al massimo tra calypso e rap (con accenno alle Sardine in mezzo ai pesci grossi). Era un rischio il confronto con Antonella Ruggiero, ma Arisa ci ha provato e con Marco Masini ha offerto di Vacanze romane una versione robusta.

Tra i più giovani in gara, Riki ha scelto la canzone più vecchia, L'edera di Nilla Pizzi (1958) e con Ana Mena ne ha fatto un duetto pop ritmico-romantico urlato. E se Raphael Gualazzi ha scelto la voce splendida di Simona Molinari per dar corpo a E se domani, il colpo di teatro è arrivato con Anastasio e la PFM che hanno rivoltato Spalle al muro in un rock-rap graffiato e graffiante.
 
 


Pollice verso per Levante, Francesca Michielin e Maria Antonietta trio femminile che ha fatto rimpiangere il Morandi-Ruggeri-Tozzi di Si può dare di più, La voce del silenzio è stata la supercover di Alberto Urso con Ornella Vanoni, alla quale si perdona ogni errore in virtù della classe. Ne ha sfoggiata tanta Elodie vestendo di intensità E adesso tu col piano di Aeham Ahmad. Ha puntato su Elisa, Rancore con Dardust e La Rappresentante di Lista in una versione di Luce dove la voce di lei ha oscurato il rap di lui. Ironici e scoppiettanti i Pinguini Tattici Nucleari nel medley festivaliero intitolato 70 volte e sull'ironia hanno virato Gabbani rivisitando L'italiano di Cutugno e Diodato e Nina Zilli nei 24 mila baci di Celentano. Se il rock-punk è entrato di prepotenza in Un'emozione da poco delle Vibrazioni con i Canova e il vecchio rock'n'roll nel Cuore matto di Piero Pelù, momenti di emozione hanno regalato le cover di Mia Martini (La nevicata del '56 di Giordana Angi-Solis String Quartet e Gli uomini non cambiano di Achille Lauro, in versione David Bowie, e Annalisa), quella di Tosca e Silvia Perez Cruz nell'omaggio al Dalla di Piazza Grande e di Irene Grandi con Bobo Rondelli per La musica è finita. Autori in scena: Nigiotti ha rivisitato Ti regalerò una rosa con Cristicchi e Amedeo Minghi la sua 1950 con la Pavone. Omaggio al padre per Paolo Jannacci, che con Francesco Mandelli ha ripescato Se me lo dicevi prima. Omaggio all'amato Endrigo per Morgan e Bugo con Canzone per te. Tocco soft sexy infine con Lamborghini e Myss Keta per Non succederà più.
Alla fine il verdetto dell'orchestra e del coro che ha fatto salire sul podio Tosca, Pelù e i Pinguini e spedito in fondo alla classifica Riki, Lamborghini e il duo Bugo-Morgan.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 7 Febbraio 2020, 08:23
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