Sanremo 2021, le pagelle della terza serata: Fedez-Michielin non entusiasmano, la Rappresentante di Lista con la Rettore vale 9

Sanremo 2021, le pagelle della terza serata: Fedez-Michielin non entusiasmano, la Rappresentante di Lista con la Rettore vale 9

di Totò Rizzo e Rita Vecchio

Sanremo 2021, le pagelle della terza serata: le cover dei cantanti in gara.

Dopo le prime due serate, in cui i 26 campioni hanno presentato le loro canzoni in gara, come da tradizione, la serata del giovedì del Festival è dedicata ai duetti e alle cover. Si esibiranno tutti i cantanti del Festival (Irama sempre in video) e anche le esibizioni di oggi concorreranno alla classsifica generale e finale. Domani e sabato, invece, riascolteremo tutte le canzoni in gara. E, ovviamente, non possono mancare le Pagelle di Leggo.

LE PAGELLE DELLA TERZA SERATA DI SANREMO LE COVER

NOEMI con NEFFA  - Prima di andare via  - 6.5
A suon di funky. L’autore è un po’ fuori fuoco (parrebbe per un problema di audio Rai), almeno all’inizio, e la “rossa” prende in mano con grinta la situazione. Noemi, d’altronde, in questo mood ci sguazza davvero come un pesce nel mare. La bella anima soul di Neffa finalmente vien fuori a registro e la performance approda in porto con sicurezza (con tanto di citazione dei riff di fiati di Superstition). 

FULMINACCI con VALERIO LUNDINI e ROY PACI  - Penso positivo - 9
“Quest'onda che viene e che va”, il grido di puro ottimismo di “Io penso positivo”- l’onda che Jovanotti rovesciò sui suoi fan nel 1994, ritorna. Con il cantautore romano l’ironia folle del comico Valerio Lundini e la tromba sparatissima di Roy Paci. Ottima esecuzione. Energizzante, anche più dell’originale. Bravo Fulminacci. 

FRANCESCO RENGA con CASADILEGO  -  Una ragione di più - 4
Il successo di Ornella Vanoni, firmato dai fratelli Reitano, Mino e Franco, e da Califano nel 1970, riproposto qui in una versione di schizofrenia sonora e stilistica: lui smorza il tenorile spinto che gli piace assai, lei cerca di librarsi con difficoltà in acuti e sovracuti assai rischiosi. Un pasticcio. 

EXTRALISCIO feat DAVIDE TOFFOLO con PETER PICHLER  - Rosamunda - 7,5
A ritmo di polka, il palco diventa una balera scatenatissima, tra chitarre che roteano e una coppia (maschile) del ballo liscio. Ad un tratto l’incursione del “Casatchok” che ci sta come il cacio sui maccheroni. C’è grande orecchio in tutto questo, c’è bella fantasia musicale e goliardica sfrontatezza. Promossi. 

FASMA con NESLI  - La fine - 6
Il problema Rai all’audio li costringe a interrompersi e a ricominciare.  Qui ci sono sia l’autore che interprete della canzone che Tiziano Ferro nel 2011 rese famosa. Vent’anni di differenza, Nesli-Fasma per cantare insieme, rabbia, disagio e riscatto. Senza infamia e senza lode, sufficiente, niente più.  

BUGO feat. PINGUINI TATTICI NUCLEARI  - Un’avventura  - 4.5
All’attacco deboluccio di Bugo, vorrebbe dare  una scossa all’”Avventura”-cover Zanotti, frontman dei Pinguini. Ma la qualità non si alza più di tanto, restiamo dalle parti di un karaoke con pochi guizzi personali. Per fortuna la vena creativa di Mogol-Battisti è come roccia

FRANCESCA MICHIELIN e FEDEZ   - Medley “E allora Felicità”  - 6,5

Il duo incuriosisce con un medley che tira in ballo due brani distanti tra loro 20 anni. Minimo comun denominatore sono “le cose in comune”. Sandra e Raimondo, alias Michielin e Fedez, si lanciano in un’idea che poteva essere vincente. L’esecuzione non è perfetta e i salti con la voce spericolati. Dentro c’è una macedonia: Del verde  (Calcutta), Le cose in comune (Silvestri), Non amarmi (Aleandro Baldi e Francesca Alotta), Fiumi di parole (Jalisse), Felicità (Al Bano e Romina)


IRAMA -  Cirano - 7,5
C’è da dire che sentire qui la voce di Francesco Guccini che attacca la canzone fa un certo effetto. Irama - del quale si ascolta la registrazione della prova perché è in quarantena fiduciaria - sa il fatto suo. E conduce la stupenda “Cirano” in modo autorevole fino alla fine. Così il manifesto del 1996 contro il sistema, show business compreso, ha una sua grintosa attualità in bocca al 25enne fan del maestro emiliano. 

MÅNESKIN con MANUEL AGNELLI - Amandoti - 8
Spruzzate di rock colorato ed energico. Manuel Agnelli ospite d’eccezione dei  quattro giovanotti glamour-rock in un brano del leader degli CCCP, Giovanni Lindo Ferretti che ha fatto storia anche per la Nannini. Una gran bella versione di una pietra miliare del rock italiano.  


RANDOM con THE KOLORS - Ragazzo fortunato - 3
Il palcoscenico dell’Ariston si trasforma d’un tratto in una sala biliardo dove si organizza il Festival della Stecca. Vince Random. Non portano alcun aiuto i Kolors che schitarrano vanamente. L’onda lunga dell’ottimismo jovanottesco si ritira timidamente in risacca. 

WILLIE PEYOTE  con SAMUELE BERSANI - Giudizi universali -  9
Due cantautori che non conoscono confini musicali. A Willie Peyote il plauso per uscire dal rap con la naturalezza di uno che sa e a Bersani quello di essere versatile (come pochi) mettendo al servizio di un giovane collega uno dei suoi cavalli di battaglia. Senza fronzoli, con l’eleganza della semplicità. L’applauso scatta naturalmente. 

ORIETTA BERTI con LE DEVA - Io che amo solo te - 6.5

Orietta omaggia Sergio Endrigo con il suo più intramontabile classico. E si lascia piacevolmente trascinare in un confronto tra la sua impostazione tradizionale, la sua voce flautata ma sicura, melodica e ferma, autorevole, e quella più moderna, più sincopata, più contemporanea  della polifonia delle Deva.

Su tutto il fascino di una poesia, ieri - 1962 - come oggi, come sempre. 

GIO EVAN con I CANTANTI DI THE VOICE SENIOR - Gli anni - 6
Il poeta-musicista seduto in proscenio in tailleur-pantaloncino. E il coro azzimato di The Voice Senior a cerchio dietro. Così “Gli anni”- storica canzone di Max Pezzali ai tempi degli 883 -  arrivano dal 1995 originario al  2021. Per la serie: la nostalgia non conosce generazioni. Quella dei trentenni e quella degli ultra sessantenni. 

GHEMON con NERI PER CASO - Medley “Le ragazze”, “Donne”, “Acqua e sapone”, “La canzone del sole” - 7,5
Un divertissment polifonico in omaggio alle donne declinate in un medley che va da quelle du-du-du di Zucchero alle “Acqua e sapone” di Vasco e Curreri, con le bionde trecce e gli occhi azzurri raccontate da Battisti-Mogol alle ragazze capricciose dei Neri per Caso (bentornati sul luogo del delitto). 

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA con DONATELLA RETTORE - Splendido Splendente - 9
Ironici. Dinamici. Esplosivi. Performance eccelsa nata dal matrimonio delle voci di Veronica Lucchesi del collettivo/duo de LRDL e di Rettore che qui canta se stessa. Un arrangiamento che dimostra come il brano scritto quasi quattro decenni fa sia perfettamente in sincrono con i nostri tempi.

ARISA con MICHELE BRAVI - Quando - 7

 “Tu dimmi quando, quando...”. E Pino Daniele aleggia in un’interpretazione di coppia Arisa-Bravi, romantici e intensi per una canzone che resta un evergreen. Con voce bella e spiegata di lei e incrinata da troppa emozione per lui. 

MADAME - Prisencolinensinainciusol - 6,5

La professoressa Madame sale in cattedra in un’aula dove la scolaresca rappa sui banchi a rotelle. E spiega agli alunni il tema dell’incomunicabilità sul Celentano, storico libro datato 1972 ma sempre attualissimo. Magari dalla giovane cantautrice ci si sarebbe aspettato un guizzo in più ma i “giganti” forse mettono in soggezione.

LO STATO SOCIALE con Emanuela Fanelli e Francesco Pannofino e i LAVORATORI DELLO SPETTACOLO - Non è per sempre - 9

 Un grido di denuncia. Una richiesta ad alta voce, quella di far ripartire tutto. Una mappatura dei teatri, delle sale da concerto, dei club chiusi da un anno. Lo Stato sociale prende la canzone degli Afterhours, “Non è per sempre” e ne fa un manifesto. Con loro Pannofino e una rappresentanza dei lavoratori dello spettacolo (Ah, cover versione stropicciata, non male). 

ANNALISA con Federico Poggipollini -  La musica è finita  - 6,5
Si regala uno dei classici della nostra canzone d’autore, cavallo di battaglia di Ornella Vanoni e si porta dietro “capitan Fede”. La voce come sempre è bellissima  (solo per il vocalizzo finale meriterebbe una lode) ma nulla aggiunge e nulla toglie a una interpretazione in fondo senza troppo colore.  

GAIA con LOUS and THE  YAKUZA - Mi sono innamorato di te - 6,5
Un’alternanza di voci per il classico di Tenco che l’anno prossimo festeggia i sessant’anni: due timbri diversi che, se da un lato esaltano il fascino intimista del brano, dall’altro ne scolorano la disillusione che s’appoggia più al suono caldo della voce di Lous. 


COLAPESCE DIMARTINO - Povera Patria - 8,5
"Se avremo ancora un po' da vivere/La primavera intanto tarda ad arrivare": cameo finale di Franco Battiato, omaggio nell’omaggio al cantautore loro conterraneo. Al resto ci pensa l’interpretazione intensa del duo. Più centrato Colapesce, troppa emozione per Dimartino. Comunque bravi.

COMA_COSE - con ALBERTO RADIUS e MAMAKASS - Il mio canto libero - 8,5
La chitarra pop-rock di Radius accompagna le due voci che scelgono di seguire una strada di rispettosa pulizia interpretativa per la hit di  Battisti-Mogol del 1972. “In un mondo che non ci vuole più, il mio canto libero sei tu“ veste a pennello la vocalità limpida della coppia. Sintonia perfetta.

MALIKA AYANE con i ballerini (Isaac Poldi - Stefano Frigeni - Claudio Caprioli) -  Insieme a te non ci sto più - 7
Non poteva scegliere cover migliore per omaggiare Caterina Caselli che l’ha scoperta. Il successo Conte - Pallavicini risplende con la sua magnifica voce in una interpretazione estenuata come i movimenti coreografici che l’accompagnano. E che sa rendere sempre fascinosa una delle canzoni più cantate di sempre.

MAX GAZZE’ con DANIELE SILVESTRI e la Magical Mistery Band - Del Mondo - 6,5
“Il nostro mondo è adesso debole e vecchio/Puzza il sangue versato è infetto”. Viene ripreso dal cassetto il brano di Giovanni Lindo Ferretti scritto in uno dei momenti più fertili dell’indie per i CSI (Consorzio Suonatori Indipendenti). E viene interpretato con l’amico Daniele Silvestri in forma meno teatrale e più manifesto di quel che l’originale richieda.

ERMAL META con NAPOLI MANDOLIN ORCHESTRA - Caruso - 7
Lucio Dalla non poteva essere ricordato nel modo più fedele. Ermal Meta coadiuvato dai virtuosi partenopei del plettro, la interpreta con intensità . “Te voglio bene assaje” echeggia sempre con la voce di Lucio. Ma era doveroso il tributo senza timore di confronti.

AIELLO con VEGAS JONES  -  Gianna - 6
Niente frac, cilindro e ukulele come Rino Gaetano al Festival del ‘78. Aiello con una camicia iper colorata canta “Gianna”. Al rapper Vegas Jones le strofe da rappare. Ed ecco la versione tutta moderna di un classicone.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 5 Marzo 2021, 10:59
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