Achille Lauro vestito da sposa, poi il bacio gay sul palco dell'Ariston: «Dio benedica chi se ne frega»

Achille Lauro vestito da sposa, poi il bacio gay sul palco dell'Ariston: «Dio benedica chi se ne frega»

di Emiliana Costa

Achille Lauro vestito da sposa, poi il bacio gay sul palco dell'Ariston«​Dio benedica chi se ne frega». Per la quarta serata del Festival della Canzone Italiana, l'artista ha omaggiato il "Punk Rock" con un'esibizione che ha fatto esplodere i social. Achille Lauro, in abito bianco piumato, si è esibito nelle sue hit più amate Roll Royce e Me ne frego (dal Sanremo 2020). Ospite del quadro di oggi, Fiorello.

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All'inizio della performance, come lo scorso anno, Achille Lauro ha baciato il prduttore Boss Doms. Ed è tripudio sui social: «Grandi, stavamo aspettando il bacio». E ancora: «Icona». Poi il monologo di Achille Lauro sul Punk Rock, che condivide anche sul suo profilo Instagram: «Contro l'omologazione del 'si è sempre fatto così'. Sono Marilù. Dio benedica chi se ne frega».

IL MONOLOGO

Sono il Punk Rock.
Icona della scorrettezza.
Purezza dell'anticonformismo.
Politicamente inadeguato.
Cultura giovanile.
San Francesco che si spoglia dai beni,
Elisabetta Tudor che muore per il popolo.
Giovanna D'Arco che va al rogo.
Prometeo che ruba il fuoco agli dèi.
Sono un bambino con la cresta,
Un uomo con le calze a rete,
Una donna che si lava dal perbenismo e si sporca di libertà.
Sono l'estetica del rifiuto,
Il rifiuto dell'appartenenza ad ogni ideologia.
Sono Morgana che tua madre disapprova.
Contro l'omologazione del "si è sempre fatto così".
Sono Marilù.
Dio benedica chi se ne frega.


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Marzo 2021, 10:37
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